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USGA : ” buon lavoro signor Presidente “.

La USGA ( acronimo di United States Golf Association ) è una tra le maggiori e più importanti organizzazioni che governano il Golf mondiale . Fondata nel1894 a New York , sovraintende tutti i campi da golf e strutture golfistiche residenti negli Stati Uniti ed in Messico .

Ha inoltre, fra i suoi svariati compiti, la responsabilità di controllare la conformità di tutte le attrezzature da golf ed omologarle , di emettere ed aggiornare – insieme al The Royal and Ancient Golf Club di St Andrews – le “ Regole del Golf “ che tanto piacciono agli amateurs di tutto il mondo ed oltre a ciò regola il sistema degli handicap applicati ai singoli giocatori.

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US Open 2022: USGA apre ai giocatori di LIV Golf

USGA ha annunciato che permetterà ai giocatori che sono in competizione questa settimana alla prima tappa del ricco torneo saudita della Superlega “ LIV Golf Invitational ” di giocare comunque allo U.S. Open che si terrà dal 16 al 19 Giugno al The Country Club di Brookline, Massachusetts, un sobborgo a ovest di Boston. Sarà il quarto US Open che si disputerà su questo campo e la 122a edizione di quella che è considerata dal mondo del golf professionistico una delle più prestigiose gare del mondo.

Importante sottolineare come questa decisione della USGA di liberalizzare la partecipazione a tutti i selezionati non è stata influenzata dai divieti che le altre organizzazioni dei Tour americano ed europeo ( PGA Tour ed European Tour) avevano imposto ai giocatori professionisti già iscritti alle loro competizioni : divieto per tutti di prendere parte anche ad una sola tappa del Tour saudita che entrambi reputano un concorrente pericoloso. C’è da aggiungere che il LIV Golf è guidato da un CEO di tutto rispetto molto conosciuto dal golf mondiale quale appunto è lo ” squalo bianco ” Greg Norman .

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Tommy Armour: campione con un solo occhio

Si può diventare grandi campioni anche con menomazioni fisiche che farebbero credere l’opposto ? Una delle testimonianze più valide per rispondere ” sì ” a questa domanda è quella di un grande golfista del secolo scorso : Tommy Armour..

Armour e la mostarda

Francia, 1916: un ragazzo scozzese di 21 anni indirizzato ad una carriera finanziaria combatte la Grande Guerra, uno tra i tanti feriti ma uno dei pochi a farlo sulle nuove “Scatole di metallo” inglesi: i carri armati. Sui tavoli di Inghilterra e Scozia in cui cresce Tommy Armour la mostarda non manca, salsa pungente che urta l’olfatto ma che nella 1° Guerra Mondiale colpisce la pelle: il “Gas Mostarda” lo acceca. Durante l’esplosione dei pezzi di ferro nel cranio e nella spalla accompagnano la cecità, quando si toglie la benda Tommy ci vede da un occhio (quasi un miracolo) ma il metallo nell’articolazione resta… però non lo limita.

Golf o non golf ?

Agli scozzesi non si possono togliere lo “Scotch” ed il golf e quindi i medici lo fanno bere (non troppo) ma le mazze se le deve dimenticare. Tommy Armour risponde vincendo il French Amateur 1920. Stessa terra che gli ha tolto metà della vista ma che ha propiziato una carriera intera.
Tommy si lascia tutto alle spalle, anche se con la destra è più difficile, e va negli Stati Uniti dove trova lavoro al Westchester-Biltmore Club, vicino a New York. Conquista diversi tornei amatoriali e si ben comporta nei Majors Amateur. Lui però non è un golfista, non vuole esserlo.
Gli studi di finanza lo aiutano nell’accumulare una piccola fortuna con la borsa valori, ma l’America non sopporta l’ingordigia irrazionale (quando i fast-food non c’erano ancora) e Armour perde nel 1924 i soldi guadagnati. Sotto consiglio di Walter Hagen, uno dei più grandi golfisti dell’epoca, Tommy decide di seguire i suoi richiami scozzesi: diventare un giocatore professionista.

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Aspettando Tiger …

L’accostamento al titolo della piece teatrale di Samuel Beckett ( Aspettando Godot ) non è casuale poiché in quell’opera si racconta di persone che aspettano inutilmente l’arrivo e quindi l’entrata in scena di Mr. Godot e di come alla fine la loro attesa – purtroppo – si rivelerà inutile e senza successo. Noi invece – a differenza delle conclusioni di quella trama – siamo certi che le aspettative per il rientro di Tiger Woods sui campi da gioco non saranno disattese e che la sua presenza sui campi da golf si materializzerà prima di quanto si possa immaginare.

Sappiamo che il grave incidente automobilistico occorsogli lo scorso 23 Febbraio ha avuto, per lo sventurato campione, conseguenze di rilievo che hanno riguardato in modo particolare la sua gamba destra. Diverse infatti sono state le fratture riscontrate al grande golfista all’arto inferiore ed in aggiunta a ciò i bollettini medici hanno segnalato che c’è stato anche un intervento chirurgico alla caviglia. Se a questa serie di interventi

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