USGA ha annunciato che permetterà ai giocatori che sono in competizione questa settimana alla prima tappa del ricco torneo saudita della Superlega “ LIV Golf Invitational ” di giocare comunque allo U.S. Open che si terrà dal 16 al 19 Giugno al The Country Club di Brookline, Massachusetts, un sobborgo a ovest di Boston. Sarà il quarto US Open che si disputerà su questo campo e la 122a edizione di quella che è considerata dal mondo del golf professionistico una delle più prestigiose gare del mondo.
Importante sottolineare come questa decisione della USGA di liberalizzare la partecipazione a tutti i selezionati non è stata influenzata dai divieti che le altre organizzazioni dei Tour americano ed europeo ( PGA Tour ed European Tour) avevano imposto ai giocatori professionisti già iscritti alle loro competizioni : divieto per tutti di prendere parte anche ad una sola tappa del Tour saudita che entrambi reputano un concorrente pericoloso. C’è da aggiungere che il LIV Golf è guidato da un CEO di tutto rispetto molto conosciuto dal golf mondiale quale appunto è lo ” squalo bianco ” Greg Norman .

Jay Monahan, Commissioner del PGA Tour, aveva annunciato che qualsiasi membro del tour che avesse gareggiato anche ad un solo evento della LIV Golf avrebbe dovuto affrontare la sospensione dal PGA Tour e forse anche un divieto a vita ; allo stesso modo la PGA of America è stata solidale con il Monahan dichiarando – attraverso il suo CEO Seth Waugh – che coloro che hanno perso le iscrizioni al PGA Tour non saranno in grado di competere anche al PGA Championship ed alla Ryder Cup.
Le minacce dei due manager avevano inizialmente provocato incertezza e riflessione in molti giocatori di spicco sul palcoscenico mondiale del golf . Ovviamente, come prevedibile , quello stato di cose ha avuto vita breve in quanto la montagna di dollari promessa ai “corteggiati “ – che peraltro sono nelle prime posizioni del ranking mondiali e vantano una notorietà indiscutibile – ha fatto poi prendere la decisione a diversi giocatori di aderire alla ricca proposta della Superlega araba nonostante le minacce e gli anatemi di Monahan e Waugh. A nulla sono valse le sottolineature fatte dalla stampa e dai “ moralisti” che hanno posto in evidenza il fatto che il novo torneo della Superlega nasceva dal fiume di petrodollari messi a disposizione da governanti che nel loro paese ( Arabia Saudita ) non rispettano il dissenso ( vedi omicidio Jamal Khashsoggi) , la democrazia ed i più elementari diritti umani. Alla fine ha prevalso la considerazione che la moralità per molti è un concetto non così importante , specialmente se messo in competizione tanti dollari ; pertanto sulla base di questo principio la LIV Golf Invitational ha annunciato – attraverso la voce del suo CEO – il proprio calendario di questa prima edizione del loro Tour.

Diversi giocatori quindi hanno confermato la loro partecipazione al nuovo torneo facendo scattare la durissima reazione del PGA Tour che ha deciso di sospendere i primi 17 che questa settimana prendono parte a Londra alla gara di apertura della Superlega araba; sono tutti nomi eccellenti tra i quali spiccano il numero 1 al mondo Dustin Johnson, seguito da Phil Mickelson, Sergio Garcia, Louis Oosthuizen, Martin Kaymer ed altri. Durissime le parole del commissioner Jay Monahan: “La loro decisione è dettata da motivi finanziari…le aspettative di questi giocatori rappresentano una mancanza di rispetto non solo per il circuito ma anche per i nostri fan e partner”. Altre sospensioni sono in arrivo anche per coloro che decideranno di prender parte ai prossimi eventi a calendario, ed a tale proposito si fanno i nomi di golfisti importanti quali Bryson De Chambeau e Patrick Reed.
In questo clima di divieti e polemiche la USGA è stata invece relativamente tranquilla rilasciando una dichiarazione la scorsa settimana a Golf Digest con quale si riservava il diritto “di rivedere la situazione di qualsiasi concorrente sulla base del caso per caso” per valutare una possibile azione contro LIV Golf associati. Successivamente l’organo di governo ha detto che i giocatori iscritti alla LIV Golf possono partecipare ugualmente allo US Open 2022 che si terrà per dal 16 al 19 Giugno presso il Country Club di Brookline, Massachusetts. Il comunicato stampa emesso dalla United States Golf Association chiarisce la loro posizione : “ siamo orgogliosi di essere il campionato più aperto al mondo ed i giocatori che hanno guadagnato il diritto di competere quest’anno, attraverso le qualifiche, avranno l’opportunità di farlo. I nostri criteri di settore sono stati fissati prima dell’apertura delle iscrizioni all’inizio di quest’anno e non è opportuno, né giusto per i concorrenti, cambiare i criteri una volta stabiliti. Per quanto riguarda i giocatori che hanno scelto di giocare a Londra questa settimana, ci siamo semplicemente posti la domanda se un giocatore che si era guadagnato la sua qualificazione al nostro U.S. Open, attraverso i nostri criteri di selezione, debba essere tirato fuori a seguito della sua decisione di giocare in un altro evento… alla fine abbiamo deciso che avrebbe potuto partecipare…”
Indubbiamente la scelta della più importante associazione golfistica americana dimostra una grande apertura verso le libertà di ciascun giocatore di agire secondo coscenza , ma proprio per questo ci limitiamo ad una riflessione su Dustin Johnson, Phil Mickelson e Sergio Garcia la cui coscenza – visti i guadagni da capogiro che hanno realizzato e realizzano – non avrebbe dovuto avere dubbi nella scelta tra moralità ed i dollari , ma si sa … ” Pecunia non olet ” diceva Vespasiano.
…. Sergio A. Fabbri ( per ilmiogiocodelgolf ) ….