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Tiger Woods premiato da Trump con la ” Medal of Freedom “

La notizia di questa premiazione, nonostante sia stata già diffusa da tutti i maggiori media del mondo, va sottolineata per l’importanza ed il significato che riveste. Tiger Woods, il più famoso giocatore di golf del mondo è stato insignito lo scorso 6 Maggio, per mano del presidente Donald Trump, della “ Presidential Medal of Freedom “ . L’importante riconoscimento, creato da John F. Kennedy nel 1963, è una delle più alte onoreficenze civili americane.

President Donald Trump presents the Presidential Medal of Freedom to Tiger Woods

Si sa che il presidente è un appassionato di golf e che la sua ammirazione per il giocatore è sempre stata sincera , ma la decisione di assegnare a Tiger questo speciale ed unico premio è maturata dopo la prestazione che il campione ha dato durante l’ultimo Masters tournaments che si è giocato lo scorso 14 Aprile ad Augusta; per intenderci la gara dove il nostro Francesco Molinari ha tenuto la testa sino alle ultime buche finali , compromesse poi per un errore fatale che ha aperto la strada al successo dello straordinario atleta americano. E proprio dopo aver visto l’incredibile prestazione in televisione Trump ha chiamato il giocatore congratulandosi con lui ed annunciandogli altresì la sua decisione di volerlo insignire dell’importante riconoscimento, e ciò sia per premiare il suo straordinario successo ( ottenuto peraltro dopo un periodo di anni molto difficili costellato da problemi fisici e da avverse vicende personali ) che per le attività svolte dalla sua fondazione e rivolte principalmente a promuovere il golf tra i giovani.

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AUGUSTA MASTERS 2019. La non resa di Molinari.

Francesco Molinari sul green

A volte i titoli delle notizie non rendono giustizia all’accaduto o, meglio ancora, le parole usate come cappello per commentare una news possono dare un’idea non perfettamente rispondente a ciò che è il senso comune. Tale è infatti il significato delle parole che usiamo quotidianamente per trasmettere una sintesi ai fatti che vogliamo commentare e fornire, a chi ci ascolta o ci legge , un flash che dia loro una idea esatta di ciò che è accaduto; per questo a volte concordiamo con i titoli utilizzati mentre altre volte , proprio perchè questi sono diversi dal senso comune , gli stessi ci suonano stonati. Fa parte di questi ultimi un titolo che ho recentemente letto su uno dei media più diffusi del mondo del golf ( golfando.tgcom24.it ) e pubblicato lo scorso 14 aprile a commento della prestazione fornita da Francesco Molinari all’ Augusta Masters 2019 (primo dei quattro tornei del Masters Tournament ) che si è giocato dall’11 al 14 Aprile negli USA all’Augusta National Golf Club di Augusta in Georgia.

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The Match. Lo vince Mickelson ma non è un successo !

Il Match era diretto e intrigante, uno contro l’altro, un matchplay tra i due senza altri partner o interferenze che potessero distogliere la concentrazione ai due campioni mondiali di golf e che avrebbe dovuto catalizzare l’attenzione e le scommesse di milioni di persone : Phil Mickelson contro Tiger Woods o, se preferite, viceversa. Una sfida tutta americana con il più marcato stile a stelle e strisce. Per un incontro di questo livello che si è giocato lo scorso 23 Novembre , ovviamente ‘pompato’ al massimo dal marketing e dal business collegato , gli organizzatori avevano scelto un campo da golf in una località che ha un  forte richiamo per l’immaginario collettivo : il Shadow Creek di Las Vegas. E’ certo che il nome ci porta  immediatamente a idealizzare vincite e dollari in abbondanza , spettacoli luccicanti, divertimento sfrenato e garantito per tutti , insomma un mondo ed uno  stile di ” good life” sognato da molti giocatori di golf e non , proprio perchè lontano dalla quotidianità che appartiene invece al mondo reale e che non di raro ha colori e toni piuttosto opachi . Ma ora, che tutto si è concluso decretando la vittoria di Philp Mickelson , ci si chiede se l’evento sia stato un successo o un flop… e già il fatto che gli esperti si stiano ponendo questa domanda la dice lunga sul livello di  consensi raccolti dalla  sfida. Continua a leggere

Ryder cup 2018 : les jeux sont faits

E’ fatta, la Ryder cup 2018 sta per iniziare. I due capitani – Jim Furyk per gli USA e Thomas Bjørn per l’Europa – hanno infatti selezionato e formato i rispettivi team di giocatori stellari che si affronteranno sul percorso del Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines ( un sobborgo di Parigi ) dal 28 al 30 settembre per aggiudicarsi la 42a edizione di questo prestigioso ed unico trofeo di golf a livello mondiale. Si tratta infatti di una sfida in essere dal 1927 , con cadenza biennale, che inizialmente prevedeva il coinvolgimento di soli due contendenti quali erano appunto Stati Uniti e Gran Bretagna, ma che dal 1979 si è allargata anche agli altri paesi europei . Una delle regole della competizione prevede che i campi di gioco si alternino tra i due continenti ad ogni edizione ; a conferma di ciò la prossima gara del 2020 si terrà negli USA a Whistling Straits, Kohler (Wisconsin) mentre quella successiva del 2022 è già stabilito che verrà ospitata in Italia, sul campo del Marco Simone Golf di Guidonia Montecelio ( Roma ). Continua a leggere