A volte i titoli delle notizie non rendono giustizia all’accaduto o, meglio ancora, le parole usate come cappello per commentare una news possono dare un’idea non perfettamente rispondente a ciò che è il senso comune. Tale è infatti il significato delle parole che usiamo quotidianamente per trasmettere una sintesi ai fatti che vogliamo commentare e fornire, a chi ci ascolta o ci legge , un flash che dia loro una idea esatta di ciò che è accaduto; per questo a volte concordiamo con i titoli utilizzati mentre altre volte , proprio perchè questi sono diversi dal senso comune , gli stessi ci suonano stonati. Fa parte di questi ultimi un titolo che ho recentemente letto su uno dei media più diffusi del mondo del golf ( golfando.tgcom24.it ) e pubblicato lo scorso 14 aprile a commento della prestazione fornita da Francesco Molinari all’ Augusta Masters 2019 (primo dei quattro tornei del Masters Tournament ) che si è giocato dall’11 al 14 Aprile negli USA all’Augusta National Golf Club di Augusta in Georgia.
Il titolo recitava ” Tiger Woods vince Augusta : Molinari si arrende nel finale “
Poichè ho seguito l’ultima giornata buca per buca posso dire che , per tutto il percorso, non ho mai visto un accenno di resa da parte del nostro campione né un atteggiamento di rinuncia che potesse assimilarsi a ciò che quel titolo richiamava. Molinari ha sempre mantenuto un livello di gioco altissimo tra mostri extra-terrestri altrettanto bravi ed inarrivabili quali sono appunto gli americani Tiger, Schauffele, Koepka e Cantley battendosi alla pari con tutti loro e consolidando così la sua indiscussa posizione tra i grandi del golf mondiale. Certo che l’errore sul par 3 della 12 ( una buca da 140 metri protetta magistralmente da tanta acqua ) ed il successivo sfortunato colpo al par 5 della 15 non potevano essere rimontabili su quattro avversari di quella levatura, ma resta comunque il fatto che Chicco è stato straordinario dimostrando sempre una tecnica ed una tenacia degna dei più grandi campioni del golf di tutti i tempi. Il suo non è mai stato quindi un comportamento arrendevole ma sempre concentrato e presente in ogni momento ed all’altezza della posta in palio, non è mai stato rinunciatario come ci si aspetta da uno che si arrende, ma attento e competitivo su tutto il percorso . Il nostro campione ha semplicemente perso come può succedere a tutti i giocatori del mondo ma, a differenza di altri casi, lo ha fatto con onore guadagnando a pieno titolo un posto di rilievo tra le star del mondo golfistico.
La giacca verde l’ha indossata quindi meritatamente un altro campione che ha fatto la storia e da cassa di risonanaza del golf a livello mondiale , il grandissimo Tiger Woods che ha dimostrato a tutti gli scettici come si possa vincere l’ottavo major all’età di 43 anni e dopo oltre 10 anni trascorsi tra mille difficoltà personali e di salute; applausi, premi ed ovazioni più che meritati per quest’uomo che è riuscito ad attraversare un mare di difficoltà e che ha rischiato, sino a qualche anno fa, di diventare solo un bel ricordo del mondo sportivo. Ci inorgoglisce il fatto che per il nostro Molinari non occorrono più conferme, si è infatti guadagnato – grazie a quest’ultimo anno straordinario per risultati e gioco – un posto di rilievo nel ranking mondiale che saprà certamente mantenere . Sono infatti certo che al prossimo Major Francesco sarà ancora una certezza !
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