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La favola a lieto fine di El Camaron

Ogni tanto si leggono storie che ci piacciono in modo particolare  (specialmente in questi tempi avari di racconti con il lieto fine)  come è questa di José de Jesus Rodriguez, un messicano di 38 anni nato e cresciuto sino a 12 anni nella cittadina di Iarapuato. Il racconto  è rimbalzato questo mese su tutti i giornali e siti di golf più diffusi nel mondo ed io ho scelto – per riasumerlo in modo esaustivo – quello che mi è sembrato il più completo  e pubblicato su Golf.com a firma del giornalista e commentatore Alan Shipnuck . E’ la storia , ma sarebbe meglio definirla una favola, di José de Jesus Ramirez da alcuni anni campione affermato nel mondo del golf messicano ma che solo  in questi ultimo periodo si è anche affacciato sui grandi circuiti del golf mondiale. Il racconto di un uomo straordinario che non si è mai arreso alle difficoltà della vita e che ha saputo riscattarsi grazie alla sue grandi doti di volontà, simpatia e disponibilità.  Continua a leggere

Francesco Molinari trionfa al Major di Carnoustie : un successo annunciato.

Già proprio così, Francesco Molinari ha vinto il suo primo Major ed è entrato a pieno merito nella storia del golf mondiale. Il bacio che ha dato al momento della premiazione alla Claret Jug ( il trofeo che caratterizza questa competizione ) è certamente liberatorio se si considera che il risultato è stato ottenuto su uno dei campi più difficili al mondo – il Carnoustie Golf Links in Scozia – dove quest’anno si giocava dal 19 al 22 Luglio il The Open Championship ( o British Open ) fondato nel 1860 e che da molti anni è entrato a far parte dei tornei di golf del PGA Tour. Il percorso del Carnoustie è considerato da tutti i più grandi intenditori e tecnici di golf di una difficoltà estrema testimoniata dalla presenza di bunker uguali a voragini e da un vento che – con raffiche improvvise dal mare confinante con il campo – costringe i giocatori ad un gioco inusuale per tecnica di colpi e per strategia.

La gara fa parte di uno dei quattro Major ( così sono infatti definiti i 4 tornei più prestigiosi di golf al mondo ) che si tengono annualmente con scadenze diverse; tre sono negli USA : in Aprile il The Masters, in Giugno lo U.S. Open, in Agosto il PGA Championship ed il quarto a Luglio – The British Open ( o The Open Championship) nel Regno Unito su campi definiti annualmente. Molti i campioni che si sono aggiudicati anche più di un Major nello stesso anno ma nessuno sino ad ora è riuscito a primeggiare in tutte e quattro le competizioni nello stesso anno per tentare di realizzare così un obiettivo che è il sogno di tutti i giocatori professionisti di golf : il Grande Slam. C’è da dire che il risultato di Molinari è straordinario in quanto nessun italiano era mai riuscito a vincere una gara dei Major; nel 1995 ci eravamo avvicinati con il grande Costantino Rocca che però , sempre in Scozia sul campo di St. Andrews, perse alla fase finale di playoff contro il folcloristico ed imprevedibile statunitense John Daly.

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Uno straordinario Francesco Molinari vince negli Usa il Quicken Loans National.

Francesco Molinari ha vinto ed entra nella storia del golf mondiale. E’ stato il più bravo in assoluto aggiudicandosi l’importante tappa della PGA Tour – il Quicken Loans National – che si è giocata dal 28 giugno al 1° luglio sul percorso del TPC Potomac a Avenel Farm nel Maryland ( USA ) . La gara ha visto impegnati molti tra i più grandi campioni del golf mondiale per contendersi una prima moneta di 1.278.000 $ su un montepremi totale di 7.100.000 $. Su tutti ha però prevalso un fantastico Chicco Molinari che , grazie a questo successo, è entrato nella leggenda del golf azzurro come il primo italiano ad aggiudicarsi una vittoria sul prestigioso PGA Tour ; e lo ha fatto alla grande, senza se e senza ma realizzando – nelle quattro prove – il punteggio stratosferico di 259  colpi con ben 21 sotto il par del campo e distanziando il secondo classificato ( lo statunitense Ryan Armour ) di ben 8 colpi nonché un ritrovato Tiger Woods che si è piazzato in quarta posizione con l’ottimo punteggio di 269 colpi. Per avere un’idea più chiara dell’impresa di Chicco basta leggere lo score dell’ultimo giro sulle seconde nove buche conclusive : eagle alla 10, quattro birdie consecutivi dalla 11 alla 14 seguiti da 4 par sulle rimanenti buche.. impressionante per costanza, concentrazione e tecnica. Continua a leggere

Phil Mickelson : la classe di un campione intramontabile.

Phil Mickelson, il grande e famoso campione di golf californiano ( San Diego )  che tra pochi mesi  spegnerà 48 candeline , si è aggiudicato – lo scorso 4 marzo – sul campo  del Club de Golf Chapultepec ( uno storico par 71 di Città del Messico ) il primo dei 4 tornei che compongono il mini circuito mondiale del World Golf Championships.

Phil Mickelson

A confermare che è stata una gara molto tirata per il grande “ Lefty “ ( nickname dovuto al suo essere mancino ) il fatto che l’ha vinta alla prima buca del playoff e contro un grandissimo campione, molto più giovane , quale è il suo connazionale Justin Thomas che occupa il secondo posto del ranking mondiale. Lefty ha condotto l’ultimo giro con sette birdie e due bogey (66, -5) mentre Thomas si è qualificato per il playoff grazie a un eagle realizzato da distanza impossibile alla buca 18. Alla prima buca di spareggio però Justin Thomas ha mancato il green, forse appagato dal fatto che la settimana precedente aveva vinto l’Honda Classic , una tra le più importanti tappe del PGA Tour. Continua a leggere