Archivi tag: PGA European Tour

US Open 2022: USGA apre ai giocatori di LIV Golf

USGA ha annunciato che permetterà ai giocatori che sono in competizione questa settimana alla prima tappa del ricco torneo saudita della Superlega “ LIV Golf Invitational ” di giocare comunque allo U.S. Open che si terrà dal 16 al 19 Giugno al The Country Club di Brookline, Massachusetts, un sobborgo a ovest di Boston. Sarà il quarto US Open che si disputerà su questo campo e la 122a edizione di quella che è considerata dal mondo del golf professionistico una delle più prestigiose gare del mondo.

Importante sottolineare come questa decisione della USGA di liberalizzare la partecipazione a tutti i selezionati non è stata influenzata dai divieti che le altre organizzazioni dei Tour americano ed europeo ( PGA Tour ed European Tour) avevano imposto ai giocatori professionisti già iscritti alle loro competizioni : divieto per tutti di prendere parte anche ad una sola tappa del Tour saudita che entrambi reputano un concorrente pericoloso. C’è da aggiungere che il LIV Golf è guidato da un CEO di tutto rispetto molto conosciuto dal golf mondiale quale appunto è lo ” squalo bianco ” Greg Norman .

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Premier Golf League (PGL) : i ricchi sauditi e Jamal Khasshoggi

 Due sono i tradizionali e più conosciuti circuiti di golf che registrano ogni anno la partecipazione dei migliori giocatori del mondo chiamati a contendersi, gara dopo gara, i generosi  montepremi messi a disposizioni da brand molto affermati e che trovano in questo sport uno dei migliori canali per veicolare la loro immagine sul mercato. I due circuiti sono organizzati e gestiti rispettivamente dalla PGA TOUR e dall’European Tour ; la prima , con sede negli Stati Uniti, definisce i principali tornei di golf negli stati di quella nazione mentre la seconda, fondata nel 1972 e con sede in Inghilterra, si occupa dell’European Tour. Le due organizzazioni, pur in concorrenza tra loro, si sono – sino ad ora – divise in modo pressoché incontrastato gli introiti dei media, della pubblicità e delle molte altre voci che regolarmente concorrono a formare i loro opulenti budget annuali. Ma ora qualcosa sta cambiando grazie sopratutto all’interesse che i ricchi sauditi hanno riservato al mondo del golf e che li vede infatti impegnati a promuovere, con inizio dal 2022, un terzo circuito golfistico di alto livello molto attrattivo per i grandi giocatori grazie ai ricchi montepremi messi in palio nonché alla formula di gioco innovativa : La Premier Golf League (PGL). Continua a leggere

Al via l’ Open d’Italia 2017.

Ci siamo. Al via il 74° Open d’Italia che si giocherà presso il Golf Club Milano dal 12 al 15 Ottobre prossimo. Per il terzo anno consecutivo il prestigioso campo immerso nel Parco Reale di Monza ospiterà una delle più importanti tappe di golf che fanno parte dell’ormai famoso circuito gestito dall ‘Europen Tour . A contendersi una ‘moneta’ divenuta interessante anche per i grandi e ricchi campioni del golf mondiale ( 7.000.000 $ ) saranno in molti giocatori e provenienti dai più svariati paesi europei ed extra-europei.

Nomi di grande rilievo che sono stati e continuano ad essere i migliori ambasciatori nel mondo di questo meraviglioso sport che nel nostro paese, nonostante il lodevole impegno della Federazione Italiana Golf, mostra ancora numeri contenuti. Come si può immaginare l’evento ha una grande cassa di risonanza non solo nell’ambiente golfistico,  ma anche in tutto ciò che ruota attorno a questo mondo a che da tutto ciò ricava quindi  indubbi benefici : l’economia del territorio, il turismo, l’industria dei servizi etc.  Detto ciò confermo il mio punto di vista sull’intervento politico che quest’anno ne ha consentito lo svolgimento , superando le iniziali difficoltà sorte dal ritiro del campo designato inizialmente: bene ha fatto la regione Lombardia a partecipare, unitamente agli sponsor, al finanziamento e promozione di questa manifestazione che rischiava infatti di vedere compromessa la propria realizzazione dopo il forfait dato dal Royal Park i Roveri di Fiano ( Torino ) e la cui rinuncia era dovuta  – per la maggior parte – alle difficoltà di bilancio della regione Piemonte.  Continua a leggere