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Tutto sulle palline da Golf

Perché le Palline da Golf sono Composte da 1, 2, 3 o più Pezzi?

Le palline da golf non sono tutte uguali: la loro struttura, che può variare da uno a più pezzi, influisce significativamente sulle prestazioni in campo. Questa diversificazione è frutto di anni di ricerca ed innovazione, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di giocatori con abilità e preferenze differenti.

Palline a 1 pezzo

Le palline a un solo pezzo sono le più semplici e generalmente utilizzate per il gioco di pratica o nei campi da minigolf. Sono realizzate interamente in Surlyn o materiali sintetici, il che le rende estremamente durevoli e resistenti all’usura. Tuttavia, a causa della loro struttura uniforme e della scarsa compressione, non offrono molta distanza né controllo sullo spin. La loro inerzia interna è relativamente bassa, il che significa che non si comprimono in modo significativo all’impatto con il bastone, limitando il trasferimento di energia e riducendo la velocità iniziale della pallina, quindi, amici golfisti, non usate le palline dei campi pratica per giocare in campo, primo perché è vietato e secondo perché vi fate solo del male.

Palline a 2 pezzi

Le palline a due pezzi sono costituite da un nucleo solido in gomma e da una copertura in materiale resistente come il Surlyn. Il nucleo è progettato per massimizzare la restituzione di energia (coefficient of restitution, COR), il che significa che queste palline offrono una maggiore distanza rispetto a quelle a un pezzo. Grazie alla loro compressione ottimizzata, il nucleo si deforma leggermente all’impatto, accumulando e rilasciando energia in modo più efficiente. La copertura, invece, è progettata per essere resistente e ridurre la perdita di velocità aerodinamica. Inoltre, le palline a due pezzi generano meno spin, il che aiuta a mantenere traiettorie più dritte e a ridurre il side spin, minimizzando slice e hook indesiderati.

Palline a 3 pezzi

Le palline a tre pezzi aggiungono un ulteriore strato intermedio tra il nucleo e la copertura. Questo strato funge da regolatore della risposta dinamica della pallina, migliorando il bilanciamento tra distanza e controllo. Il nucleo interno rimane progettato per la distanza, ma lo strato intermedio consente di generare più spin sui colpi con i ferri corti e con il wedge. Quando la pallina viene colpita con un driver, la compressione del nucleo rimane predominante, favorendo la velocità e la distanza. Tuttavia, nei colpi di approccio o nei colpi con loft elevato, l’interazione tra il bastone e gli strati esterni aumenta lo spin, migliorando il controllo e la capacità di fermare rapidamente la pallina sul green. Il materiale di copertura esterno è prevalentemente uretanico o comunque più morbido rispetto alle palline a due pezzi.

Palline Multistrato (4 o più pezzi)

Le palline con quattro o più strati sono il risultato di tecnologie avanzate e di studio dei materiali, e sono utilizzate principalmente da giocatori di alto livello che, grazie alla qualità del loro gioco, riescono ad apprezzare meglio le loro peculiarità. Ogni strato ha una funzione specifica: il nucleo interno favorisce la distanza grazie alla sua alta restituzione di energia, mentre gli strati intermedi modulano la compressione per adattarsi al tipo di colpo. Ad esempio, nei colpi con il driver, solo gli strati più profondi entrano in gioco, generando un’efficienza ottimale nella trasmissione di energia. Nei colpi con i ferri corti, invece, gli strati più esterni influenzano la risposta della pallina, aumentando il backspin e migliorando il controllo. La copertura esterna, solitamente in uretano, offre una sensazione più morbida e una migliore interazione con le scanalature del bastone, aumentando la rotazione e la capacità di stoppare la pallina rapidamente sul green.

Conclusione

La scelta della pallina da golf giusta dipende dalle caratteristiche del giocatore e dal suo stile di gioco. Le palline a un pezzo sono economiche ma limitate nelle prestazioni, mentre quelle a due pezzi offrono una combinazione ideale di distanza. durata e costo per i giocatori amatoriali. Le palline a tre pezzi migliorano il controllo senza sacrificare troppa distanza, mentre quelle a quattro o più pezzi offrono il massimo delle prestazioni per i giocatori avanzati, consentendo di ottimizzare distanza, spin e sensibilità in base al tipo di colpo. Comprendere la tecnologia dietro le palline da golf è fondamentale per migliorare il proprio gioco e scegliere l’attrezzatura più adatta alle proprie esigenze.

…. Giuseppe Guttuso ( per ilmiogiocodelgolf ) .

Il Centro di Gravità nel Golf

Rubrica dei consigli dell’esperto. Ancora una volta il nostro esperto Giuseppe Guttuso ci offre un breve excursus su uno dei tanti temi che , pur appartenendo al mondo del golf, non sono di grande familiarità alla maggioranza degli amateurs : il Centro di Gravità .

Quante volte troviamo nelle descrizioni dei bastoni il termine “Centro di Gravità” il più delle volte abbreviato con l’acronimo CG ? Ma cos’è in realtà e come influenza il nostro gioco ? Il Centro di Gravità o Baricentro di un sistema è il punto geometrico corrispondente al valore medio della distribuzione della massa del sistema nello spazio ; per dirla in parole più semplici, è il punto di intersezione di tutti i punti di bilanciamento di un oggetto.

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La Fisica nel Golf : il MOI

Rubrica dei consigli dell’esperto. La fisica è lo studio della materia , dell’energia, e di come queste interagiscono tra loro ed è presente in tutto quello che facciamo : golf incluso. Ce lo conferma – nella nostra rubrica – Giuseppe Guttuso con le sue osservazioni sul Momento di Inerzia nel golf. ( Moment Of Inertia )

Il momento di inerzia è la misura della resistenza di un corpo a mutare la sua velocità di rotazione attorno a un asse, quindi più alto è il MOI maggiore sarà la forza necessaria per mettere un corpo in rotazione rispetto a un asse, per contro più basso è il Momento di Inerzia meno forza sarà necessaria per metterlo in rotazione.

Per fare un esempio non golfistico che tutti conosciamo, basta pensare ai pattinatori quando fanno le trottole: quando ruotano e hanno le braccia aperte hanno un alto Momento di Inerzia e quindi ruotano più lentamente, quando poi mettono le braccia vicino al corpo, il MOI crolla creando meno resistenza alla rotazione e consentendo quindi al pattinatore di accelerare la propria rotazione. Ma come si inserisce il discorso MOI nel golf ? Se, ad esempio lo si riferisce ai bastoni possiamo affermare che i bastoni da golf possono avere vari MOI, dipende quale asse di rotazione si prende in considerazione.

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Le caratteristiche dei Wedges

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Dopo il precedente articolo dedicato ai grip continua la rubrica ” I Consigli dell’esperto “. Qui l’esperto Giuseppe Guttuso affronta un argomento molto importante per tutti i giocatori di golf : il ferro wedge, le sue caratteristiche e le funzionalità connesse.

Quando si parla di wedge entrano in gioco una serie di caratteristiche che li differenziano in una miriade di tipi diversi; fino a quando si dice ” loft ” o ” suola ” sappiamo tutti di cosa si tratta ma quando si comincia a parlare di bounce, camber o grind non tutti hanno le idee chiare. Di seguito vediamo quindi di spiegare il significato di questo termini e scoprirne le funzioni.

L’importanza del Bounce

Il bounce è l’angolo che forma la suola del bastone rispetto al terreno tenendo il bastone in posizione di tiro e consente al bastone di “planare” nella zolla o nella sabbia, evitando che scavi troppo nel terreno consentendo così di fare colpi migliori con una ampia varietà di condizioni del terreno.

Bounce Effettivo : il Bounce effettivo, indicato per esempio in tutti i wedge Titleist, sta ad indicare il comportamento del bastone tenendo conto di più fattori come l’angolo di bounce, la larghezza della suola, la parte di suola fresata (Grind) e il Camber.

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