Archivi tag: FIG

Score Differential su gara Stableford a 9 buche

Diverse sono le curiosità e gli elementi che riguardano il tema di come si calcola lo Score su una gara Stableford a 9 buche. L’articolo che segue illustra i meccanismi del funzionamento secondo le due diverse metodologie applicate da USGA e R&A. ( Un grazie all’autore Paolo Calicchia ).

A partire da quest’anno avremmo dovuto avere un unico sistema mondiale che definiva le regole del Handicap System, ed è sicuramente così almeno per i contenuti più rilevanti. Ci sono poi però delle differenze ed il calcolo dello Score Differential (SD) su una gara a 9 buche ne è l’esempio. Lo SD ricordiamo che è il valore che viene considerato per fare la media dei migliori 8 risultati delle ultime 20 gare per calcolare il nuovo hcp del giocatore.
Il gioco del golf a livello mondiale è gestito dall’USGA basato a Liberty Corner, New Jersey e dalla R&A, basata a St Andrews in Scozia. La prima è responsabile di amministrare le Regole del Golf negli Stati Uniti e in Messico mentre la seconda, in accordo con i suoi affiliati, ha la stessa responsabilità per il resto del mondo. Da questa premessa nascono le differenze.

270_USGA_Logo


Secondo la USGA
Il metodo di calcolo sulle 9 buche è basato, analogamente a quanto avviene sulle 18 ,  utilizzando i colpi effettuati su 9 buche plafonati al doppio boogey netto (9-hole adjusted gross score), lo Slope Rating (SR) ed il Corse Rate (CR) delle 9 buche ed applicando una correzione di 0,5 moltiplicato per il PCC (playing condition calculation). Lo USGA prescrive un metodo di calcolo dell’hcp su 9 buche tale per cui un risultato ottenuto su una gara a 9 buche debba venir aggregato con un secondo risultato ottenuto su una gara a nove buche successiva ed i due SD aggregati danno il risultato finale su 18 buche. Fino a quando il secondo risultato non viene registrato dal giocatore, lo Score Differential (SD) calcolato sulla prima gara a 9 buche rimane ‘non considerato’. Se un risultato su 9 buche infine diventa più ‘vecchio’ degli ultimi 20 risultati utili fatti registrare dal giocatore, viene semplicemente scartato e non entrerà più nel computo dell’hcp.
Il criterio è sempre lo stesso, calcolare il più realisticamente possibile le capacità di un giocatore.

ScoreD. = (113÷9hole slope rating) x (9hole adjusted gross score-9hole course rating (0,05 x PCC adjustment))

Per il calcolo dello SD su 9 buche la formula pertanto è la seguente:

Per un riferimento su tale sistema si può consultare il link:
https://www.usga.org/handicapping/roh/2020-rules-of-handicapping.html.
Questo è quanto viene fatto in USA ed in Messico, mentre diversamente in Europa l’R&A ha deciso di applicare un sistema forse più immediato da applicare ma, a mio parere, meno rispondente al principio di calcolare la capacità di un giocatore in maniera realistica anche su gare a 9 buche.

Continua a leggere

Golf : tesseramento e libero mercato

Un recente articolo apparso sul Golfando pubblicava e commentava l’intervento di un lettore golfista che voleva testimoniare il suo disagio intervenuto a seguito dei commenti – che definire maleducati è un eufemismo – sollevati dal segretario di un circolo di golf sul fatto che il giocatore avesse preferito il tesseramento online anziché rinnovare l’iscrizione al suo Circolo come associato ; cosa quest’ultima che, visto il cattivo andamento del Circolo stesso nel precedente esercizio, lo aveva peraltro coinvolto nel pagamento di una quota aggiuntiva del tutto inaspettata.

Continua a leggere

Il Golf ed il Marchese del Grillo

Una grande confusione, già , proprio così se parliamo di golf ! Pare infatti che l’organo responsabile del golf ( la Federazione Italiana Golf per intenderci ) stia facendo, insieme al CONI, del proprio meglio per rendere il golf sempre più antipatico ai molti che non lo praticano ed al tempo stesso sempre più incomprensibile a molti di coloro che invece lo praticano e lo amano. E’ pur vero che i momenti non sono dei migliori e che conviviamo con una pandemia che è in atto da tempo, ma proprio perché il tempo avrebbe dovuto “portare consiglio ed esperienza” ci meravigliano alcune decisioni prese in questi ultimi mesi e che sono sembrate dettate più da “improvvisazione” che da altro.

Ai primi di Febbraio, a seguito del DPCM che aveva bloccato ogni tipo di gara, la Federazione Italia Golf ( grazie anche a quanto dettato dal World Handicap System (WHS) ha superato questa decisione autorizzando ogni giocatore a “giri di campo” al fine di giocarsi il proprio hcp fuori dagli schemi di una gara ufficiale di Circolo. Unica condizione per validare i risultati ottenutidai giocatori in questi cosiddetti “giri fuori gara” e battezzati come General Play era che vi dovessero essere almeno due giocatori in campo per garantire una marcatura veritiera…lasciamo ad ogni lettore commenti e riflessioni al riguardo.

Continua a leggere

Salvate il giocatore amateur di golf …

Le polemiche che hanno sollevato dubbi e critiche da parte di non pochi appartenenti ( giocatori e non ) al mondo del golf sul recente DPCM trovano , a nostro modo di vedere, un largo e giustificato consenso che vorremmo sottolineare e portare all’attenzione  dei più distratti e degli organi competenti.  Per aiutarci a capire meglio il tema faremo la sintesi della limitazione imposta a tutti i giocatori di golf : il nuovo decreto prevede infatti che l’attività golfistica nelle zone a rischio resti interdetta a tutti per non favorire i contagi e quindi la diffusione del virus. A tale limitazione fanno però eccezione tutti quei giocatori che hanno un hcp inferiore a 18,4 e che , essendo in possesso di un certificato medico sportivo , vogliano allenarsi per partecipare ad una delle gare di interesse nazionale riconosciute dal CONI e pubblicate sul sito dalla Federazione Italiana Golf. Glissiamo sul certificato medico sportivo che non  pare, per chi ha una salute senza significativi acciacchi, rappresenti un ostacolo di difficile superamento, mentre ci incuriosisce la barriera posta a frequentare un campo da golf relativamente all’ handicap , cosa quest’ultima che pur avendo una sua logica solleva alcune perplessità a chi conosce il mondo degli handicap riferito agli amateurs del nostro bel Paese . Premesso infatti che la maggior parte dei giocatori amateurs in attività onorano con i loro comportamenti sul campo la filosofia e lo spirito del gioco non possiamo però ignorare gli altri ( pochi per fortuna ) che vantano un  hcp di  18,4  ( o inferiore ) ottenuto più dalle generose interpretazioni delle proprie performances di gioco che dal reale livello raggiunto. Ma veniamo ad alcune riflessioni, esposte di seguito per titoli,  che sappiamo essere condivise non solo da noi

Continua a leggere