Archivi categoria: I grandi del Golf
Jason Day : un anno sempre al top !
Proprio così, il 2016 è stato un anno eccezionale per Jason Day, il ventinovenne campione di golf australiano originario di Beaudesert, Queensland. E’ stato infatti, ininterrottamente per ben 44 settimane, il numero 1 del ranking mondiale di golf ed al giro di boa del nuovo anno domina ancora la classifica con una media di 10,91 punti, distanziando così di oltre un punto il secondo classificato che risulta essere quel “marziano” di Rory McIlroy. La performance di Jason Day è straordinaria
sopratutto se si considera che è approdato al golf professionistico nel 2006 dopo aver vinto l’anno precedente, appena diciasettenne, la “Green Jacket” al NEC Master of Amateurs sbaragliando gli 84 amateurs partecipanti con alcuni dei nomi più noti del golf mondiale. Day vinse poi il suo primo ‘ Nationwide Tour event’ l’anno successivo (2007 ) al Legend Financial Group Classic che si giocava allo Stonewater Golf Course di Highland Heights, Ohio (USA); nel 2010 ottenne un altro successo importante : la vittoria del HP Byron Nelson Championship tenuto al Seasons Resort and Club Dallas di Las Colinas in Irving, Texas (USA). Da rimarcare che quest’ultima vittoria lo pose in evidenza come il più giovane australiano che si aggiudicava la prestigiosa tappa del PGA Tour. Continua a leggere
Tiger i suoi eredi ed il golf.
Agli amici golfisti e non che “frequentano questo Blog” vorrei proporre questo interessante articolo di un esperto di marketing del settore quale è Fabio Bensaja. Si tratta di riflessioni e considerazioni sull’andamento del golf e di come ciò sia fortemente condizionato dalle scelte di marketing fatte a monte. Buona lettura.
Godiamoci la vista di questo splendido uomo che, grazie alla magistrale campagna pubblicitaria della Nike, è riuscito a fare conoscere il nostro sport a ben 8 milioni di giocatori (10% in più rispetto a prima del suo arrivo) prima che finisse in pasto alle cronache rosa per poi avviare quel processo di inevitabile declino di un intero circo che solo in pochi avevano previsto; declino che non è solo da imputarsi alla sola crisi economica che sta investendo la maggior parte dei paesi ricchi.
Tiger Woods, grazie al quale il numero di giocatori ha raggiunto il suo picco storicamente più alto, è stato l’emblema della bellezza e della apertura mentale del golf; un uomo nero che gioca a golf e che, più forte di qualsiasi bianco, incassa tanto da diventare lo sportivo più ricco al mondo. La Nike aveva puntato sulla macchina perfetta, quella che andava bene a tutti, a lui in primis, ma soprattutto a coloro che evitavano il golf perché lo credevano un gioco frequentato da snob razzisti, mai nulla di più falso e Tiger lo dimostrava ogni giorno.
Golf : è morto Arnold Palmer
A 87 anni il grande campione di golf soprannominato ‘The King” si è spento a Pittsburgh. Lascia i suoi record : 62 titoli, compresi sette Major.
Tutto il golf mondiale è costernato per la scomparsa di uno dei più grandi giocatori mai esistiti. L’americano Arnold Palmer è morto all’UPMC Presbyterian Hospital di Pittsburgh, in Pennsylvania presumibilmente per problemi cardiaci. Era nato nel 1929 Latrobe, in Pennsylvania e, dopo i suoi inizi promettenti, aveva occupato una posizione da primato dominando i green di tutto il mondo per tutti gli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta. Nella sua lunga carriera aveva collezionato Sette Major, 4 Masters un US Open e due British Open a confermare la classe enorme di questo grande giocatore e uomo sportivo. A testimoniare i suoi meriti come giocatore nonché il suo impegno per la promozione del golf nel mondo , nel 1974 era entrato nella World Golf Hall of Fame. Oggi, anche Obama , appassionato giocatore di golf , ha voluto ricordarlo con un twitt che li ritrae alla Casa Bianca. Continua a leggere
sione”? Ah già, perfino in Italia quando ne hanno visto uno tatuato in un reality in TV si sono scandalizzati tutti e vedere Tiger per molti era bello perché era “anche” nero; ora cercano di recuperare con esemplari come The Beef, non fatemi ridere. Il mondo cambia e anche il golf cambia, è normale, per favore ditelo a tutti quei ragazzini che a vent’anni si vestono e si atteggiano come se fossero balzati indietro di 50 anni solo perché ora frequentano, lavorano o giocano a golf.