Donald Trump : il golfista mietitore.

Lo scorso 24 maggio il famoso illustratore e disegnatore olandese Mark Dolk ha ritwittato una sua vignetta già pubblicata pochi giorni prima , esattamente l’ 11 maggio. La vignetta aveva lo scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica americana ( e non solo )  il fatto che il presidente Donald Trump, in piena pandemia Covid-19 e con un numero di morti che negli USA stava crescendo vorticosamente , si era concesso l’ennesima giornata di golf che – proprio per il momento così terribile e difficile che molti suoi concittadini stavano vivendo – risultava palesemente in contrasto con gli umori registrati  in  quel grande paese. Facile capire come  le reazioni  sollevate  dai più fossero di critica aperta verso il comportamento del tycoon che con il suo golf-day aveva dimostrato ancora una volta  – ove ce ne fosse stato

bisogno – lo scarso senso di partecipazione del “Presidente” alle sofferenze e disagi che larga parte della popolazione stava attraversando proprio in quei giorni e che sono peraltro  ancora presenti mentre scriviamo . Raccogliamo quindi l’invito di Mark a pubblicare il suo tweet con la certezza che la nostra adesione alle critiche in atto possa testimoniare – a chi non conosce il mondo del golf – che “sensibilità e rispetto” verso i più sfortunati appartengono invece alla tradizione ed alla maggioranza di chi pratica e ama questo meraviglioso sport che, in continuazione , si prodiga in raccolte fondi ed iniziative di  solidarietà; innumerevoli infatti sono le gare che si svolgono in tal senso sia tra gli amateurs che tra i  professionisti in ogni parte del mondo.

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Il Tweet di Mark Dolk

Per chi non vuole annoiarsi con la traduzione riportiamo una breve sintesi  : ” .. ho giocato a golf durante il weekend.  Fake e Notizie corrotte lo fanno sembrare come un peccato mortale…Non dicono che era il mio primo golf da quasi tre mesi…. Non dicono tutto il tempo che Obama passava sui campi da golf…”

Che dire  a commento delle giustificazioni espresse da questo campione di bon ton  ed anche tra i migliori di interpreti del   sovranismo  muscoloso ? Chissà perché  ma a noi viene spontaneo l’ antico refrain  “ non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire“…

…. Sergio A. Fabbri ( per ilmiogiocodelgolf ) ….

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