Golf e quarantena : è ora di tornare a giocare.

La ripartenza del Golf dopo il Coronavirus sarà per il giorno 4 maggio ? Se sì , riguarderà tutta l’Italia o sarà scaglionata per Regione in funzione degli indici di contagio ? Regole e percorsi resteranno invariati ? Gare sì o gare no ? Quanti giocatori per team in campo ? Servizi e clubhouse chiusi ? Queste e moltissime altre domande stanno rimbalzando tra gli appassionati ed amateurs di golf senza peraltro riscuotere , sino ad ora, risposte precise da parte della Federazione Italiana Golf. La pandemia non solo ha trovato tutti impreparati ma – dopo tre mesi – si ha come l’impressione che ci sia ancora un disorientamento palese nei comportamenti di chi dovrebbe regolare il tema della ripresa e farsi attivamente promotore ( e non solo nel golf ) con proposte adeguate che tengano conto del parere degli innumerevoli esperti , virologi, infettivologi ,tuttologi e nonché del buon senso comune e della cosa più giusta da fare alla luce delle esperienze passate e di come si prospetta un futuro incerto e con i possibili rischi di una ripresa della pandemia tuttaltro che esaurita. . A pochi giorni dall’inizio della fase due ( 4 maggio) si dovrebbero infatti già avere, almeno per il golf, le linee guida più idonee a regolare la pianificazione della riapertura dei campi e dell’attività di gioco con le scelte più adeguate atte a garantire la massima sicurezza ai giocatori in campo. Ad oggi – invece – viviamo ancora di “rumors “ che mettono in campo soluzioni e proposte provenienti da ogni dove e che spesso non fanno che aumentare lo stato di incertezza e di confusione già in essere . A confermare queste impressioni sono le moltissime proposte ed ipotesi pubblicate sui media o sui social o tramite il passaparola degli amateurs ed addetti ai lavori e che abbiamo provato a riassumere – per ogni punto – qui di seguito :

  • Guanto : si dovranno usare due guanti o la cosa non ha assolutamente senso ?

  • Palline : le laveremo ad ogni buca con una soluzione disinfettante in quanto possibili vettori di contagio? Questa operazione garantisce la sicurezza ? E nel caso di droppaggio ?

  • Bunker : tra le ipotesi la più curiosa sembra quella di portarsi un minirastrello nella sacca..

  • Cart e carrelli : sui cart solo un giocatore fatta eccezione quando l’altro è un convivente. Detta così garantisce l’assoluta immunità del secondo utente solo per il fatto che è un convivente. ? Circa i carrelli in che modo si garantirà la sanificazione di quelli noleggiati ?

  • Scores a firma singola anche in caso di doppi guanti ? Ed ancora, andranno consegnati singolarmente da ogni interessato a fine gara ?

  • Spogliatoi e Club house : chiusi i primi mentre i secondi avranno ingressi contingentati ?

Ma il tema che maggiormente ha sollecitato la fantasia di molti è stato quello delle Buche. Non potendo più raccogliere la pallina in buca ( evitare il contagio ) si sono moltiplicati i suggerimenti che vanno da quello della “palla data” per distanze minimali dalla buca, ad una corona applicata intorno alla buca stessa che, ove toccata, ne sancisce la realizzazione. Quella che però ci sembra possa essere la più innovativa e sicura è la soluzione proposta con un Tweet da Falcon-Golf che consente sia di non rimuovere l’asta che ricuparare la pallina in modo semplice e veloce. Diversamente resta valida anche quella più tradizionale ed economica della ventosa applicata sulla testa del path che costringe però il giocatore a rimuovere manualmente l’asta.

Detto quanto sopra vorremmo concludere con alcune considerazioni che ci aiutano a capire quanto sia importante riaprire i campi e formulare velocemente le nuove regole che dovrebbero governare  il comportamento dei giocatori durante questo periodo della fase due :

  • il golf è uno sport praticato in larga parte da seniores che, oltre ad avere una maggiore attenzione dei comportamenti espressi in campo rispetto a giovani solitamente più baldanzosi, hanno la necessità ( se non quando la prescrizione suggerita dal medico ) di camminare frequentemente, in modo continuativo ed all’aria aperta per la loro salute fisica e mentale.

  • l’attività sportiva può svolgersi garantendo a tutti i giocatori il distanziamento sociale suggerito dagli esperti ( oltre 1 metro ) senza alcuna difficoltà.

  • i campi da golf , per la quasi totalità sempre recitanti , non sono praticati od attraversati ( se non in rare eccezioni) da persone estraneo al gioco. Gli spazi di gioco sono più che ampi ed immersi nel verde di una natura rappresentata al meglio, sono ovviamente all’aria aperta ed hanno come tetto…il cielo con tutti i suoi colori.

  • il business “golf” in Italia : oltre 370 strutture dedicate alla pratica e al gioco del golf oggi rappresentano in Italia un bacino di potenziale impiego per circa 5.000 persone ed alimentano un giro d’affari complessivo, escluso l’indotto, nell’ordine di 400 milioni di euro per anno.

Sembra giusto concludere con il commento che un amico giocatore ha postato sul sito ilmiogiocodelgolf su FB : “ E’ ora di tornare a giocare…con le dovute accortezze ma, andare in campo pratica a tirare un po’ di palline o fare un giro in campo eventualmente limitando il team, senza usare lo spogliatoio e il bar, non mi sembra un grosso rischio “. Concordo Paolo, e condivido.

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ilmiogiocodelgolf.com (26.04.2020)
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6 risposte a Golf e quarantena : è ora di tornare a giocare.

  1. ing. Augusto Cantù ha detto:

    Faccio un raffronto con i virus che si insinuano nei computers.
    Quando te lo ritrovi nel tuo PC i consiglieri più ignoranti ti consigliavano di formattare l’hard disc, così perdendo tutto il lavoro che ci avevi messo sopra.
    Chi invece ne capiva ti insegnava come trovare il virus, come scovare i programmi infettati e come eliminare tutti gli infetti.
    Così potevi salvare tutto il lavoro non toccato dell’infezione.
    Nel caso del coronavirus è lo stesso. Dato che chi ci governa non capisce un caz.. ci obbliga a stare tutti in casa (formattare l’HD) e non da disposizioni per isolare i soli contagiati (eliminare solo i programmi infettati)
    E’ ora di ribellarsi e fare di testa nostra.
    Ing. Augusto Cantù

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    • Sergio AF ha detto:

      Paragone appropriato, non fa una grinza…

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      • Cesare Pozzoni ha detto:

        senza spogliatoi , mantenendo le distanze di sicurezza, con mascherine e doppio guanto, senza fare gare , senza toccase le palline degli altri, si potrebbe iniziare da subito.abbiamo tutti la testa sulle spalle e non abbiamo intenzione di Infettarci.

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  2. Anonimo ha detto:

    sarebbe ora che uno sport come questo sia valutato quanto merita e fatto ripartire quanto prima

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  3. Paolo Calicchia ha detto:

    E’ ora di tornare a giocare a golf, uno sport con rischi di contagio bassissimi e probabilisticamente molto vicini a zero soprattutto se si rispettano due condizioni: la distanza tra i giocatori e non portarsi le mani al viso senza prima essersele opportunamente lavate o disinfettate. SEMPLICE! Sono sicuro che la FIG metterà in evidenza tutti gli aspetti positivi di questo bellissimo sport e ci consenta di tornare a fare questa attività fisica salvaguardando anche la sopravvivenza dei nostri circoli.

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  4. G. Carlo ha detto:

    Dovrebbero aprire i circoli di golf, specialmente per noi seniores poter giocare all’aria aperta, camminare nel verde e tutta salute,…

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