Phil Mickelson ed il bernoccolo del campione..

Il golf, si sa, è uno sport piuttosto complesso in quanto, oltre ad impegnarsi per lo sviluppo delle proprie doti tecniche, ogni giocatore deve conoscere ed attenersi alle regole riguardanti  i diversi temi che appartengono a questa disciplina sportiva : l’equipaggiamento consentito, le diverse tipologie di gara, le norme che regolano il gioco ed il comportamento da tenere in campo (etichetta), etc. Va detto che l’unico organo universalmente riconosciuto e preposto alla stesura ed aggiornamento di tali regole è la R&A di  St Andrews che opera in tal senso dal 1897.

Molto sono le norme che stabiliscono i comportamenti dei giocatori , ed alcune sono indirizzate in modo specifico alla salvaguardia della sicurezza dei presenti in campo.  Una fra le tante che regolano quest’ultimo tema stabilisce che se la traiettoria di un tiro appena effettuato può colpire una persona ( spettatore, giocatore, arbitro), è fatto obbligo al giocatore di gridare immediatamente ” fore ” avvertendo così i presenti che la pallina è vagante ( e non dove il giocatore voleva indirizzarla ) e con ciò invitare tutti i presenti a mettersi prontamente al riparo.

Nella mia esperienza golfistica mi è capitato diverse volte di assistere a dispute piuttosto accese tra chi si era visto rotolare una pallina vicino e reclamava – per il mancato avvertimento – verso l’autore del tiro sbagliato, e l’autore stesso che si scusava per la dimenticanza o per l’urlo troppo fiacco…  Il golf è uno sport basato sul rispetto reciproco e quindi impone ai giocatori un comportamento sportivo e corretto come quello di avvisare il prossimo per un pericolo imminente; aggiungo poi di mio che tale suggerimento dovrebbe essere seguito da tutti sempre : sia che ci si trovi su un fairway o in mezzo alla strada.

PINEHURST, NC - JUNE 10: Phil Mickelson of the United States hits a tee shot during a practice round prior to the start of the 114th U.S. Open at Pinehurst Resort & Country Club, Course No. 2 on June 10, 2014 in Pinehurst, North Carolina. (Photo by Tyler Lecka/Getty Images)

Phil Mickelson

I campioni del golf, milionari e continuamente sotto i riflettori, solitamente sono i più attenti al rispetto delle regole, dando così un buon esempio a tutti gli amateur che dai loro comportamenti traggano ispirazione.  Se è vero però che l’eccezione conferma la regola diciamo ciò che ha recentemente fatto di grossolanamente sbagliato il grande Phil Mickelson, uno dei più esperti e conosciuti campioni di golf , durante il Memorial Tournament in Ohio (USA) alla buca 15.

Dal suo potente drive è nata una traiettoria sbagliata della pallina, e quindi fuori controllo, che ha colpito in testa un malcapitato marshall presente sul percorso ad una distanza ragguardevole dal giocatore; fortunatamente il poveretto aveva un cappello che in parte gli ha attutito l’impatto evitando così guai più seri e limitandoli solo ad un bernoccolo. C’è da dire che il simpatico Mickelson si è subito scusato con lui e gli immediatamente regalato un suo guanto con dedica ( I’m so sorry ) ma resta comunque il fatto che non ha urlato l’avvertimento “fore” non appena si è accorto che la pallina diventava pericolosa.

Allora mi sorge spontanea una domanda : ma se lo avessi fatto io, il marshall avrebbe ugualmente accettato come risarcimento il mio guanto autografato ? Mah .. chissà..

Per chi volesse vedere il filmato cliccare sull’immagine hqdefaulta lato


 linkedin( saf – 4/5/2016)

 

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