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Al via l’Open d’Italia 2019

Ormai ci siamo, tutto è pronto infatti per l’inizio della 76esima edizione dell’Open d’Italia che si terrà al circolo dell’Olgiata a Roma dal 10 al 13 Ottobre prossimo e che si preannuncia come l’evento golfistico più interessante per il golf nostrano. La competizione è stato programmata nel Lazio, a differenza delle ultime edizioni di successo Lombarde, per iniziare a far respirare l’aria dei colli romani a giocatori e pubblico in vista della prossima edizione della prestigiosa Ryder Cup che si terrà nel 2022 sempre nel Lazio sul campo del Marco Simone & Country Club. E’ la sesta volta che alla regione Lazio viene assegnato l’Open e la seconda per il circolo romano che tenne infatti la sua precedente edizione nel 2002 registrando , in quella circostanza, la vittoria del giovane stravagante e simpatico inglese Ian Poulter che da quel momento diede inizio alla sua invidiabile carriera nel golf mondiale. Continua a leggere

L’Open d’Italia 2019 all’Olgiata Golf Club di Roma.

La notizia è ufficiale : la prossima edizione Open d’Italia 2019 si giocherà dal 10 al 13 Ottobre sul famoso percorso dell’Olgiata Golf Club di Roma.  Il torneo,  che sarà alla sua 76^ edizione , è stato inagurato nel 1925 ed ha avuto alcuni anni di sosta durante il periodo bellico. Il podio ha fatto registrare poche presenze di giocatori italiani : 8 in totale, ma tra queste meritano una particolare citazione quelle della prima edizione del 1925 ( Francesco Pasquali su campo dell’Alpino di Stresa ) , le due successive di Ugo Grappasonni ( 1952, 1954) nonché quello di Baldovino D’Assù nel 1976 e – per finire – le due grandi prestazioni del 2006 e 2016 di Francesco Molinari rispettivamente al Castello di Tolinasco Golf Club ed al Golf Club Milano di Monza. Chi scrive può testimoniare di due performances del nostro Chicco che sono state tra le sue migliori e che gli hanno aperto la strada verso una notorietà mondiale. Continua a leggere

Open di Golf 2018 : roba da sciuri !

Adesso che è finito, che si sono chiariti i dubbi e le incertezze , adesso che abbiamo visto all’opera giocatori, organizzazione, Federazione Italiana Golf (FIG) ed il pubblico partecipante, vorrei fare alcune brevi considerazioni sul 75esimo Open d’Italia di golf di quest’anno che , come risaputo, si è tenuto al Garda Golf di Soiano del Lago dal 31 Maggio al 3 Giugno. Per ciò che riguarda i giocatori – che ho seguito durante i primi due giorni in TV ed il sabato sul campo – debbo dire che nessuno di quelli visti ha deluso  le mie aspettative , ma anzi tutti hanno offerto uno spettacolo che molto spesso mi ha entusiasmato per la tecnica di gioco : colpi di grande difficoltà (per noi comuni mortali) realizzati da questi professionisti con una semplicità ed eleganza straordinari. Dalle poche buche che ho seguito de visu ho apprezzato alcune conferme di stile e qualità quali – ad esempio – la concretezza e la determinazione del giovane danese Thorbjorn Olesen risultato vincitore, una straordinaria uscita dal bunker con la palla accarezzata e messa in bandiera dall’inglese Tommy Fleetwood, e poi un path in salita per il birdie di Francesco Molinari preceduto da uno straordinario colpo con un ferro che ha fatto schizzare la pallina da un bunker a 150 metri dal green a circa 3 metri dall’asta, ed ancora una “palla data” ad un par 3 della 8 (175 mt) da parte di David Howell e via così con molti altri shot eseguiti in modo perfetto. Come non sottolineare poi la bravura di uno fra i giocatori che, secondo me, ha caratterizzato maggiormente questa competizione ; mi riferisco al simpatico e stravagante giocatore inglese Ian Poulter che oltre ad una classe e fantasia non comune mostra solitamente – al grande pubblico che lo segue – completi di abbigliamento inimitabili e tali da contraddistinguerlo in campo in modo inequivocabile. Complimentarsi con lui per il gioco e per le sue sfilate è d’obbligo : “ Very english..isn’t it ?” Continua a leggere