Che il nuovo presidente degli USA sia un giocatore e grande appassionato di golf è ormai
cosa nota. Quello che non è ancora di dominio pubblico tra gli amateurs di tutto il mondo è il suo reale livello di gioco : c’è chi dice che abbia un hcp molto buono ( 3 o 4 ) e chi invece sostiene che rientri nella media dei valori espressi dai discreti giocatori non professionisti . Di certo i suoi rivali, politici e non solo, dicono che ” gioca troppo a golf ” sottolineando – con statistiche alla mano – come il tempo dedicato da Trump a questo svago sia eccessivo se paragonato a quello impiegato per svolgere il suo ruolo di presidente della nazione più potente del mondo. Oltre a ciò fà molto pensare il fatto che possieda diversi golf courses in giro per il mondo, alcuni dei quali in compartecipazione con i suoi grandi amici arabi e soci in affari quali sono i ricchi petrolieri dell’Arabia Saudita. Continua a leggere
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Phil Mickelson ed il bernoccolo del campione..
Il golf, si sa, è uno sport piuttosto complesso in quanto, oltre ad impegnarsi per lo sviluppo delle proprie doti tecniche, ogni giocatore deve conoscere ed attenersi alle regole riguardanti i diversi temi che appartengono a questa disciplina sportiva : l’equipaggiamento consentito, le diverse tipologie di gara, le norme che regolano il gioco ed il comportamento da tenere in campo (etichetta), etc. Va detto che l’unico organo universalmente riconosciuto e preposto alla stesura ed aggiornamento di tali regole è la R&A di St Andrews che opera in tal senso dal 1897.
Molto sono le norme che stabiliscono i comportamenti dei giocatori , ed alcune sono indirizzate in modo specifico alla salvaguardia della sicurezza dei presenti in campo. Una fra le tante che regolano quest’ultimo tema stabilisce che se la traiettoria di un tiro appena effettuato può colpire una persona ( spettatore, giocatore, arbitro), è fatto obbligo al giocatore di gridare immediatamente ” fore ” avvertendo così i presenti che la pallina è vagante ( e non dove il giocatore voleva indirizzarla ) e con ciò invitare tutti i presenti a mettersi prontamente al riparo.
Nella mia esperienza golfistica mi è capitato diverse volte di assistere a dispute piuttosto accese tra chi si era visto rotolare una pallina vicino e reclamava – per il mancato avvertimento – verso l’autore del tiro sbagliato, e l’autore stesso che si scusava per la dimenticanza o per l’urlo troppo fiacco… Il golf è uno sport basato sul rispetto reciproco e quindi impone ai giocatori un comportamento sportivo e corretto come quello di avvisare il prossimo per un pericolo imminente; aggiungo poi di mio che tale suggerimento dovrebbe essere seguito da tutti sempre : sia che ci si trovi su un fairway o in mezzo alla strada.

Phil Mickelson
I campioni del golf, milionari e continuamente sotto i riflettori, solitamente sono i più attenti al rispetto delle regole, dando così un buon esempio a tutti gli amateur che dai loro comportamenti traggano ispirazione. Se è vero però che l’eccezione conferma la regola diciamo ciò che ha recentemente fatto di grossolanamente sbagliato il grande Phil Mickelson, uno dei più esperti e conosciuti campioni di golf , durante il Memorial Tournament in Ohio (USA) alla buca 15. Continua a leggere