Archivi tag: Augusta National

The Masters 2021 : l’album delle figurine

  1. unnamedAdesso che è terminata l’85ma edizione della più prestigiosa competizione di golf del mondo – nota come The Masters  e conclusasi l’11 Aprile – vogliamo attaccare sul nostro album , a ricordo della gara , alcune figurine che hanno caratterizzato l’ unico Major made in USA giocato dal 1934 sempre sul campo dell’Augusta National Golf Club in Georgia . Come ormai è noto a tutti ha vinto per la prima volta un giocatore giapponese : Hideki Matsuyama. 

Hideki Matsuyama vincitore del The Masters 2021.

E’ la prima vittoria di un giapponese al The Matsers e va detto che, seppur non tra i favoriti, il 29enne giocatore del sol levante ha fatto una performance degna di rilievo : nell’ultimo giro sulle prime 9 buche ha tenuto un margine di 5 punti di vantaggio sui diretti inseguitori e nonostante l’americano Xander Schauffele – suo compagno di gioco – tentasse una rimonta con quattro birdie consecutivi (dalla buca 12 alla 15) alla 16 tutto si è risolto a favore di Mastuyama in quanto Schauffele è finito in acqua vanificando irrimediabilmente la sua possibile rimonta e concludendo al terzo posto con Jordan Spieth alle spalle di una giovane sorpresa sempre del paese a stelle e strisce : il 24enne Will Zalatoris. Il nostro Francesco Molinari ha purtroppo chiuso alla 53sima posizione.

Rispetto per il campo.

lshota Hayafuji è il caddie del vincitore che alla fine della gara, dopo avere riposizionato la bandiera alla buca 18, si è tolto il cappello e ha fatto un inchino al campo. Il golf è una continua sfida tra il giocatore ed il suo vero avversario che è il campo. Omaggiare l’avversario a fine gara è la forma di rispetto maggiore che si possa dimostrare. Cliccare sull’immagine per il breve filmato.

Angel Cabrera.

Uno dei grandi assenti alla tradizionale cena dei vincitori dei The Masters precedenti. E’ stato infatti arrestato in Brasile lo scorso Gennaio ed è in attesa di essere estradato in Argentina quale suo paese di origine. Cabrera è certamente il più famoso professionista di golf del Sud America e vanta un palmares invidiabile con anche la vittoria di un the Masters nel 2009 nonché il secondo posto nel 2013 dopo un play off con Adam Scott. Diversi successi ottenuti sull’Europen Tour e risultati di rilievo anche nel PGA Tour. Su di lui alcune denunce della ex moglie per maltrattamenti ed altri presunti reati contestatigli dalla magistratura.

Continua a leggere

Masters 2021 : qualcosa è cambiato signor Presidente.

1617883825924Lee Elder era presente Gìovedì scorso all’Augusta National al tee di partenza sulla buca 1 del Masters,  proprio come in quel lontano 10 aprile 1975 quando – primo giocatore di colore – partecipò all’edizione della più famosa competizione di golf del mondo che assegna la green jacket al vincitore. Le cronache sportive del tempo riportano come l’evento fosse eccezionale perché – fino a quel momento – i “ coloured men ” avevano partecipato ad ogni edizione annuale ma solo indossando la tradizionale tuta bianca come caddies al servizio dei bianchi. Certamente non deve essere stato facile per Elder giocare nel tempio esclusivo del golf mondiale abbattendo i pregiudizi del Club che solo dal 1990 ha ammesso tra i propri soci i primi giocatori di colore e successivamente le donne dal 2012. In quegli anni indubbiamente il circolo dell’Augusta National Golf Club esprimeva al meglio le caratteristiche socio politiche discriminatorie e razziste che appartenevano al profondo sud americano e soprattutto allo Stato nel quale il famoso campo risiede : la Georgia per l’appunto. Continua a leggere

Valentino Dixon : quando il Golf e l’Arte liberano un innocente

Abbiamo ricavato questa storia dai media più seguiti del mondo del golf statunitense e l’abbiamo trascritta nel modo che ci è sembrato più adeguato al succedersi degli eventi : una Commedia in tre atti con lieto fine.

E’ una storia straordinaria ! Una storia accaduta grazie al golf e che , per il suo lieto fine, meriterebbe di essere catalogata tra le più significative favole del nostro tempo. Per iniziarla nel migliore dei modi ed adeguarci alle persone coinvolte non potremmo però utilizzare il nostro italianissimo ” C’era una volta..” ma bensì, visto sia il palcoscenico che gli attori , dovremmo ricorrere all’espressione più classica del mondo anglosassone : “ Once upon a time …” . Già , perché gli avvenimenti ed i luoghi di questa storia si sono svolti interamente e solo negli Stati Uniti, e più precisamente a Buffalo nell’anno 1990.

Il primo atto della nostra immaginaria commedia inizia con il giovane afroamericano Valentino Dixon ( all’epoca 21enne ) – che viene arrestato con l’accusa di aver sparato ed ucciso Torriano Jackson nella notte del 10 Agosto davanti ad uno dei bar più conosciuti nella downtown della città ove il presunto assassino è cresciuto con la sua famiglia e la sua figlioletta nata solo sei mesi prima della tragica data. Valentino , che per sua onestà ancora oggi si descrive a quell’epoca come un ragazzo “non facile” e con qualche piccolo precedente, si dichiarò da subito innocente ed estraneo ai fatti ma purtroppo senza riuscire a confutare , tramite il suo avvocato che non definiremo ” principe del foro ” , le conclusioni contenute nelle indagini della polizia locale nonostante che queste presentassero – in modo evidente – molte incongruenze e punti oscuri . Il Procuratore formulò quindi la sua accusa basandosi solo sulle conclusioni degli investigatori e su alcune testimonianze piuttosto “traballanti” e che furono successivamente ritrattate o addirittura dimostrate come ottenute da una comprovata pressione fatta dalla polizia sui testimoni. Oltre a ciò fu completamente ignorato un elemento chiave che scagionava completamente il nostro sfortunato protagonista : la confessione dell’omicidio resa spontaneamente da tale Lamarr Scott un paio di giorni dopo l’accaduto , cosa quest’ultima che “ inspiegabilmente” non fu tenuta in considerazione né dalla polizia né dal Procuratore. Con un tale stato di cose non è difficile – per qualsiasi “spettatore” – immaginare la successiva rappresentazione del processo e le conclusioni : la sentenza del tribunale emessa nel 1991 condannò infatti Valentino ad una pena di 38 anni e mezzo da scontarsi presso il carcere Attica Correctional Facility di New York .

E qui facciamo iniziare il secondo atto di questa nostra tragica ed immaginaria commedia che tenta di descrive e rappresentare al meglio lo stato d’animo di questo giovane detenuto che , nonostante l’ingiusta condanna gli abbia polverizzato tutti i suoi sogni e speranze giovanili, non si abbatte e cerca invece con tutte le sue forze di adattarsi alle nuove condizione sforzandosi di ritrovare – attraverso la sua passione per il disegno – le motivazioni per proseguire una vita che sembra quasi interamente persa. Ed è proprio a questo punto che egli decide di seguire i preziosi suggerimenti del suo “saggio” zio che gli ripeteva : “ se recuperi il tuo talento puoi recuperare la tua vita “. Infatti solo il disegno – la forma di arte che Valentino ama intensamente e per la quale spende per oltre venti anni della sua detenzione dalle 6 alle 10 ore al giorno – può offrirgli ancora una speranza ed un motivo per continuare a vivere . Si dimostra certamente molto bravo e dotato di un grande talento naturale al punto che – dopo alcuni anni – porta il direttore del suo carcere a chiedergli di realizzare un disegno da inviare alla famosa rivista Golf Digest che voleva, proprio in quel periodo, celebrare e rappresentare artisticamente al meglio la bellissima 12ma buca dell’Augusta National ( il campo che ospita il più prestigioso torneo di golf negli USA ) . Inizialmente l’artista è piuttosto indeciso soprattutto perché non conosce il golf e poco sa di quella disciplina, ma l’immagine che gli presentano della buca e di altre è fatta di tanti e tali elementi che stimolano fortemente la sua già fervida immaginazione : il verde luccicante del green, i fiori, gli alberi fioriti e l’acqua che attraversa il percorso , il tutto incorniciato da un cielo azzurro .. E’ così quindi che l’artista si butta sulla realizzazione del soggetto con i suoi soliti pastelli, senza peraltro essere conscio che con quella decisione stava per concludersi il secondo atto della sua triste commedia ed iniziare il terzo ed ultimo : quello verso la speranza e la libertà.

Continua a leggere