Golfando , il blog di golf di TGCOM24, ha pubblicato – in data 26 giugno u.sc. – un articolo dal titolo :“ Ricorda la schiavitù : via il nome Masters da Augusta “ a firma di Sauro Legramandi. Lo scritto prende lo spunto da un precedente articolo uscito il 22 giugno dalla penna del giornalista americano e di colore Rob Parker sul sito DEADSPIN.COM con un titolo più chiaro ed incisivo e che potrete leggere in forma originale cliccando su : We’ve Lived with ‘The Masters’ Name Long Enough. Parker, che della lotta contro il razzismo si fa appassionato portavoce in moltissimi suoi interventi relativi al mondo sportivo , suggerisce che anche il golf dovrebbe dare segni di cambiamento sul tema dei diritti civili modificando , ad esempio, l’attuale nome del torneo di golf USA più famoso nel mondo , The Masters appunto, con il nome che tale competizione aveva avuto dalla sua fondazione avvenuta nel 1934 sino al 1939 : Augusta National Invitational Tournament.
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The Masters : il pompiere e la favola
Ci sono avvenimenti che talvolta ci riportano alla dimensione di una favola : bella, semplice e piacevole. Già , ci sono avvenimenti talmente straordinari che per essere raccontati con la giusta enfasi dovrebbero necessariamente iniziare con : “ C’era una volta..” Ed anche il raccontare ciò che è accaduto quest’anno ad uno dei più prestigiosi tornei di golf mondiale quale è l‘Augusta Masters , che annualmente si disputa negli Stati Uniti dal 5 al 8 Aprile su uno dei campi più belli ed impegnativi ( l’ Augusta National Golf Club – Georgia) esistenti al mondo, dovrebbe rispettare questa tradizione . Inizieremo quindi questo breve racconto così : C’era una volta un giovane ragazzo che si chiamava Matt Parziale ed aveva una grande passione per il gioco golf nel quale riusciva piuttosto benino. Dopo gli studi superiori conclusi con successo, Matt ha voluto però continuare l’attività del padre lavorando come pompiere nei vigili del fuoco della sua città : Brockton nel Massachusetts. Un lavoro che, a quanto risulta, lo tiene molto impegnato e lo costringe a turni di servizio ininterrotti di 12 e 24 ore presso una delle compagnie più pressate su questo fronte a livello nazionale. Continua a leggere
