La più recente buona notizia del golf italiano è che Matteo Manassero è tornato a vincere. E lo ha fatto in modo convincente aggiudicandosi il Toscana Alps Open – tappa dell’Alps Tour e Italian Pro Tour – che si è svolta il 17 Settembre sul Pelagone Hotel & Golf Resort (par 71) di Gavorrano (Grosseto) Dopo la sua ultima e strabiliante affermazione, ottenuta al BMW PGA Championship in Inghilterra il 26 maggio 2013 quando era appena ventenne, il nostro campione nostrano era praticamente sparito dalle leader board di tutti i tornei di golf più importanti. Molti si chiedevano le ragioni di un declino così inaspettato alimentando peraltro una serie di rumors incredibili tra gli appassionati di golf che addebitavano la responsabilità del suo stato di forma alle cause più disparate : problemi fisici, nuovo preparatore tecnico, problemi di cuore con conseguente mancanza di concentrazione, etc. etc. Probabilmente, come spesso avviene in questi casi, qualcosa di vero c’era in ciascuna di queste voci – che peraltro sono solo alcune tra gli innumerevoli ” rumors ” raccolti nell’ambiente – ma nonostante ciò questa vittoria dimostra che il giovane campione italiano ha le capacità e la volontà per superarle e risalire la china.

Lo dimostra il fatto che il ventisettenne veneto, secondo dopo 36 buche con un colpo di ritardo dello spagnolo Angel Hidalgo Portillo, ha attaccato decisamente rimontando con un eagle e due birdie sulle prime nove buche, poi con un bogey ha permesso all’iberico, nel frattempo rinvenuto dopo una falsa partenza, di agganciarlo e ha dato chances anche all’altro spagnolo Manuel Elvira. A quel punto la classe e l’esperienza di Manassero hanno fatto la differenza: quattro birdie, contro un bogey, sulle ultime cinque buche (65, -6 di giornata) hanno dato corpo a una vittoria di inestimabile valore, sotto tutti gli aspetti, sia per lui che per tutto il movimento. Da sottolineare che quello di Manassero è il terzo successo stagionale del professionisti italiani dopo quelli di Renato Paratore nel British Masters (European Tour) e di Stefano Mazzoli nell’Alps Tour (Red Sea Little Venice Open).
A fine gara il ‘ ritrovato ‘ giocatore ha detto : “Il lavoro paga, non mi sento di dire che Matteo è tornato, ma voglio affermare che Matteo lavora sodo. Questa settimana è andato bene tutto in ogni particolare. Ho eseguito bei colpi, ottimi putt, poi nell’ ultimo giro anche il gioco lungo ha funzionato come non accadeva da tanto tempo. Tutto è partito, però, sopratutto da un lavoro sul piano mentale, dove mi sono messo in gioco a 360 gradi. Credo che l’insieme di tutte queste componenti abbia prodotto la vittoria…. “ Noi gli auguriamo di ritornare sui grandi palcoscenici del golf mondiale da grande campione quale è , certi che il duro periodo trascorso lo abbia maturato e preparato ad affrontare meglio le innumerevoli difficoltà di un grande sport quale appunto è il golf
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