Thornbjorn Olesen : innocente a prescindere.

Ho recentemente letto su Golfando – uno dei Blog più diffusi del mondo del golf italiano – i commenti di alcuni golfisti ( o presunti tali) a proposito della sospensione dall’ European Tour – sino a sentenza prevista nel maggio 2020 – propinata al campione danese ventinovenne Thorbjorn Olesen per quanto accaduto sul volo Mamphis – London lo scorso 29 luglio. Gli avvenimenti sono certamente ormai a conoscenza dei più : Olesen, completamente ubriaco, ha molestato sessualmente una donna, inveito e urlato contro il personale di bordo e gli altri passeggeri che probabilmente non ne potevano più del suo comportamento e, dulcis in fundo , ha completato il tutto urinando in bella vista nel corridoio dell’aereo. A confermare che questo tipo di nefandezze il nostro campione le ha attuate più volte durante il volo è il fatto che il suo amico Jan Poulter, con lui sullo stesso aereo, si era inizialmente prodigato per smorzare i suoi primi “impulsi “ e che le successive pesanti e ripetute molestie alla passeggera , accompagnate da tutto ciò che ne è seguito, sono avvenute quando Jan Poulter – tornato al suo posto non vicino a quello del nostro eroe – sonnecchiava ignaro del succedersi degli eventi. Ovviamente il tutto non è passato sotto silenzio ed Olesen , atteso dalla polizia all’aeroporto di Heathrow , è stato puntualmente messo in stato di accusa e rinviato a giudizio.

Golfworld precisa che il portavoce dell’European Tour ha confermato la sospensione del giocatore incriminato “ sino a che il caso non verrà chiuso “. Non conosco il regolamento dell’European Tour né se sono contemplati casi come questo ma mi sembra una scelta di buonsenso.

Mi pare infatti una decisione giusta considerando fra l’altro che parliamo di uno sport che si vuole distinguere come tra i più corretti e che , unico nel suo genere, penalizza anche i comportamenti dei giocatori in campo quando non sono adeguati all’etichetta prestabilita . Mi si potrà obbiettare che i comportamenti nel privato non sono giudicabili ma, in questo caso, non si parla di ambiente privato bensì di un volo pubblico che ha obbligato i malcapitati vicini di posto a subire le intemperanze di un ragazzotto con troppo soldi e poco cervello cittadino della bella e civile Danimarca. Altri punti di vista a commento dell’articolo esprimono il loro disaccordo alla decisione in quanto il golfista danese , sino a sentenza del tribunale, avrebbe dovuto  essere considerato presunto innocente. Dando credito a quest’ultima considerazione ne conseguirebbe che la donna che ha subito più volte le pesanti ‘ avances ‘  insieme ai numerosi interventi del personale di bordo peraltro  ripetutamente insultato dall’incontenibile ubriaco , nonché le rimostranze e le testimonianze rilasciate dai passeggeri non avrebbero alcun valore né significato alcuno sino a sentenza , perché uno può comunque fare il cretino secondo ciò che gli detta il suo cervello offuscato dall’alcool , infischiandosene degli altri e delle loro proteste , a prescindere.. sino a sentenza… specialmente se è un giovane golfista ricco, danese e ubriaco : roba de matt..

…. Sergio A. Fabbri ( per ilmiogiocodelgolf ) ….

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