Saudi International ed i diritti umani : stiamo con Paul Casey.

Su uno dei più diffusi blog nostrani conosciuto sopratutto nell’ambiente golfistico nazionale ( Golfando ) è stato recentemente pubblicato un post , a firma del responsabile Sauro Legramandi, dedicato alla nuova tappa dell’Europen Tour che si terrà in Arabia Saudita al Royal Greens di King Abdullah Economic City dal 31 gennaio al 3 febbraio. Il titolo è molto significativo ed immediato perchè pone efficacemente in evidenza lo stato di salute dei diritti umani in quel paese : ” Non sono un politico, io gioco a golf” : e i diritti umani al Saudi International possono attendere“.

L’autore riporta come quasi tutti i grandi professionisti del golf mondiale ( Justin Rose, Jan Poulter, Sergio Garcia, Henrick Stenson etc.) in compagnia di diversi professionisti italiani ( Manassero, Paratore, Bertasio ed altri) hanno aderito a questa nuova tappa dell’Europen Tour , peraltro molto ricca di petrodollari da distribuire a vincitori e partecipanti, senza la minima esitazione e non curandosi affatto di chi faceva notare loro che nel Paese ospitante – retto da una famiglia reale sospettata di coinvolgimento nell’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi i diritti umani non vengono rispettati. Escluso alcuni nomi noti come Francesco Molinari e Tiger Wood – assenti ufficialmente per altri motivi – tutti gli altri , seppur con sfumature diverse, si sono riconosciuti nel titolo che ha preso lo spunto da quanto dichiarato da Justin Rose, attuale numero uno del golf mondiale, al riguardo. Pur considerando che sono stati certamente offerti ad alcuni di questi grandi nomi – per la loro partecipazione – ingaggi rilevanti,  facciamo fatica a condividere le loro scelte che hanno privilegiato  i dollari ad  un principio ed una scelta che dovrebbe invece trovare l’adesione di tutti ed essere al primo posto nella scala dei valori sociali : il rispetto dei diritti umani. Parliamo inoltre di professionisti che mediamente registrano guadagni annuali di 8 cifre e che non hanno , tra i problemi del loro day by day , quello economico o della sopravvivenza. L’articolo ci consola poi col fatto che solo uno dei grandi giocatori ha declinato l’invito : l’inglese 41enne Paul Casey , numero 22 del ranking mondiale, che ha confermato la sua decisione a causa delle “violazioni dei diritti umani da parte dell’Arabia Saudita”.

Qualcuno a questo punto potrebbe fare il parallelo con la finale Milan-Juve della supercoppa giocata recentemente a Gedda ,ma il paragone non regge perché, in quel caso,  entrambe le squadre non potevano sottrarsi all’evento in quanto gli accordi della Lega Calcio con i Sauditi erano già stati definiti da tempo e gli impegni per squadre e giocatori erano  tassativi; si potrà criticare la decisione iniziale della Lega per aver sottoscritto a suo tempo l’ agreement, ma questa scelta aveva  di fatto vincolato le due squadre finaliste a giocare in quel paese. Diverso è per il golf dove i professionisti possono scegliere dove e quando giocare purché garantiscano la loro partecipazione ad un numero di gare minimo nella stagione. 

Detto quanto sopra ci auguriamo  di non essere gli unici a criticare una scelta come quella fatta dalla maggioranza dei grandi professionisti di golf , sopratutto in queste circostanze dove la rinuncia avrebbe generato una enorme cassa di risonanza a livello mondiale e certamente suggerito anche qualche riflessione ai ricchi sauditi. A ciò vogliamo aggiungere che proprio l’Arabia Saudita è stata anche additata in passato come uno dei maggiori finanziatori dell’Isis e, per quel che ci riguarda, ci ero sentito in dovere di condividere qualche anno fa – con un poster che riproduciamo a lato – alcune  considerazioni ricavate da notizie raccolte su diversi media nazionali ed esteri a quel tempo. Lasciamo ora ad ogni lettore le riflessioni che riterrà più opportune non senza però concludere con tre ringraziamenti : il primo a Golfando per aver proposto un tema così importante, il secondo a Paul Casey sia per la rinuncia che per la chiarezza delle sue motivazioni , il terzo per tutti quelli che da domani condivideranno le raccomandazioni suggerite dal poster.

Grazie a tutti.

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(saf – 1.02.19)

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