Ci si chiedeva come la FIG ( Federazione Italiana Golf ) avrebbe potuto trovare i soldi necessari per far fronte alla Ryder Cup a Roma nel 2022 ? Una prima risposta è già arrivata per bocca del presidente Franco Chimenti che nel suo intervento , in occasione della Coppa dei Presidenti disputata al Golf Club Franciacorta (BS), ha annunciato insieme a Gian Paolo Montali (direttore generale della Ryder ) le nuove tariffe previste per la tessera federale nel 2018 agli amateur che praticano e seguono questo sport : saranno di 100 euro a persona.
L’aumento , a detta di Chimenti, rientra nel business plan che accompagnerà la gestione finanziaria della Ryder da oggi sino al 2022; anno quest’ultimo nel quale la manifestazione avrà luogo in Italia.
A questo punto però , anche sulla base delle aspettative della FIG, vorrei fare una considerazione al riguardo che, sono certo , sarà condivisa dai più. Dopo un aumento annunciato di tale portata ( + 33,3 %) troverei alquanto singolare che le aspettative della FIG ( Federazione Italiana Golf ) venissero soddisfatte ; e cioè – a detta del presidente – quelle di portare i tesserati in Italia a 130.000 dagli attuali 100.000 circa. Un bel rebus questo che, se sciolto, potrà smentire clamorosamente l’assunto dettato e dimostrato sino ad ora dagli studiosi di economia di tutto il mondo riferito al trend ed alla relazione più elementare esistente tra le due componenti maggiori che determinano il mercato : la domanda e l’offerta; ad esempio quello più semplice e conosciuto dai più che asserisce come generalmente all’aumentare del prezzo dell’offerta si verifichi sempre – per parità di servizi resi e condizioni di mercato stabili – una flessione della domanda. In questo caso invece le previsioni formulate dalla FIG considerano che ad un aumento dei costi del 33% si realizzerà un incremento tendenziale della domanda ( e quindi dei clienti ) addirittura di pari percentuale… Mah, ai posteri la non ardua sentenza !
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