Penso che sia utile agli amici che seguono questo blog riportare integralmente di seguito l’interessante articolo pubblicato su Golfando del 21 luglio a conferma della cessata obbligatorietà del certificato medico per i comuni mortali ” amateur ” che vogliono giocare a golf…
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La Federgolf si allinea alle misure predisposte dal Ministero della Salute in materia di certificazione sanitaria riferita all’attività sportiva non agonistica. Come noto il golf è stato inserito tra le attività sportive i cui tesserati non agonisti non sono tenuti all’obbligo di certificazione sanitaria. E il Consiglio Federale del 19 luglio, ha fatto proprie le disposizioni ministeriale modificando gli artt. 9 e 10 del Regolamento Sanitario Federale.ue
Chimenti però non vuole chiudere del tutto con la prassi precedente e nella nota mette nero su bianco un consiglio, una specie di promemoria:”Viene raccomandato – c’è scritto – tuttavia, un controllo medicoprima dell’avvio dell’attività sportiva”.
ECCO IL TESTO MODIFICATO DELL’ARTICOLO 9 DEL REGOLAMENTO SANITARIO
Art. 9 – tesserati non professionisti
Sono tenuti a sottoporsi alla visita medico-sportiva di accertamento alla pratica sportiva agonistica per l’idoneità specifica al gioco del golf, i tesserati non professionisti che hanno raggiunto gli otto anni di età e appartengono alle seguenti categorie:
– Giocatori di Interesse Nazionale;
– Giocatori di Interesse Federale;
– Brevetti Giovanili;
– Brevetti;Altresì, sono tenuti all’obbligo di certificazione sanitaria, gli iscritti a gare e/o campionati presenti nel Calendario Nazionale dell’attività dilettantistica, come di seguito riportati :
– Campionati Internazionali;
– Campionati Nazionali;
– Campionati Regionali;
– Tornei a Squadre;
– Gare Internazionali;
– Gare Nazionali 72/54, 54/54, 36/36;
– Trofei Giovanili Federali;
– Trofei Giovanili;
– Gare che prevedano 36 o più buche in una giornata, anche se non inserite nel Calendario Nazionale dell’attività dilettantistica pubblicato sul sito federale.Tutti i tesserati che non rientrano nelle categorie di cui al precedente comma sono considerati non agonisti e pertanto non sono tenuti all’obbligo di certificazione sanitaria. Si raccomanda, in ogni caso, un controllo medico prima dell’avvio all’attività sportiva.
Considerando l’obbligatorietà in essere sino ad oggi si può pertanto concludere con un grazie al Ministero della Salute per averci evitato questa incombenza che annualmente si traduceva in euro di spesa ed inutile burocrazia a carico degli appassionati.
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( saf – 30/07/2016)