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Aaron Rai : campione nel gioco e nelle previsioni..

ll golfista inglese, vincitore del recente Scottish Open, aveva pronosticato in modo certo anche il team vincente dell’edizione 2019 della “famosa” gara di golf lombarda : la Coppacassoeula.

Scotland. (Photo by Andrew Redington/Getty Images)

Certo è che questo venticinquenne ragazzo inglese sta conquistando la ribalta del golf mondiale in modo molto autorevole. Ha infatti vinto – dopo un play off di fuoco con Fleetwood sulla buca 18 del percorso del “ The Renaissance Club “ di North Berwick in Scozia – la seconda tappa della Rolex Series del circuito dell’European Tour : lo Scottish Open sponsorizzato da Aberdeen Standard Investments Scottish e tenutosi dal 1 al 4 Ottobre. Il giovane campione ha realizzato sulle quattro giornate un totale di 273 colpi ( così come Tommy Fleetwood ) con ben 11 colpi sotto il par del campo; rilevante è il fatto che alla fine la leaderbord ha indicato le posizioni di giocatori del calibro di Ian Poulter ( 276) , di Padraig Harrington e Victor Dubuisson (entrambi a 277) staccati da lui in modo marcato. Sempre esaminando la classifica di questa gara notiamo che per l’Italia non è andata bene : Francesco Laporta 42esimo ed Edoardo Molinari si è piazzato soltanto al 56esimo posto ; ma si sa, nel golf difficile è arrivare alla vittoria ed ancora più impegnativo è mantenere in modo continuativo risultati da primato. Continua a leggere

Open di Golf 2018 : roba da sciuri !

Adesso che è finito, che si sono chiariti i dubbi e le incertezze , adesso che abbiamo visto all’opera giocatori, organizzazione, Federazione Italiana Golf (FIG) ed il pubblico partecipante, vorrei fare alcune brevi considerazioni sul 75esimo Open d’Italia di golf di quest’anno che , come risaputo, si è tenuto al Garda Golf di Soiano del Lago dal 31 Maggio al 3 Giugno. Per ciò che riguarda i giocatori – che ho seguito durante i primi due giorni in TV ed il sabato sul campo – debbo dire che nessuno di quelli visti ha deluso  le mie aspettative , ma anzi tutti hanno offerto uno spettacolo che molto spesso mi ha entusiasmato per la tecnica di gioco : colpi di grande difficoltà (per noi comuni mortali) realizzati da questi professionisti con una semplicità ed eleganza straordinari. Dalle poche buche che ho seguito de visu ho apprezzato alcune conferme di stile e qualità quali – ad esempio – la concretezza e la determinazione del giovane danese Thorbjorn Olesen risultato vincitore, una straordinaria uscita dal bunker con la palla accarezzata e messa in bandiera dall’inglese Tommy Fleetwood, e poi un path in salita per il birdie di Francesco Molinari preceduto da uno straordinario colpo con un ferro che ha fatto schizzare la pallina da un bunker a 150 metri dal green a circa 3 metri dall’asta, ed ancora una “palla data” ad un par 3 della 8 (175 mt) da parte di David Howell e via così con molti altri shot eseguiti in modo perfetto. Come non sottolineare poi la bravura di uno fra i giocatori che, secondo me, ha caratterizzato maggiormente questa competizione ; mi riferisco al simpatico e stravagante giocatore inglese Ian Poulter che oltre ad una classe e fantasia non comune mostra solitamente – al grande pubblico che lo segue – completi di abbigliamento inimitabili e tali da contraddistinguerlo in campo in modo inequivocabile. Complimentarsi con lui per il gioco e per le sue sfilate è d’obbligo : “ Very english..isn’t it ?” Continua a leggere