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Salvate il giocatore amateur di golf …

Le polemiche che hanno sollevato dubbi e critiche da parte di non pochi appartenenti ( giocatori e non ) al mondo del golf sul recente DPCM trovano , a nostro modo di vedere, un largo e giustificato consenso che vorremmo sottolineare e portare all’attenzione  dei più distratti e degli organi competenti.  Per aiutarci a capire meglio il tema faremo la sintesi della limitazione imposta a tutti i giocatori di golf : il nuovo decreto prevede infatti che l’attività golfistica nelle zone a rischio resti interdetta a tutti per non favorire i contagi e quindi la diffusione del virus. A tale limitazione fanno però eccezione tutti quei giocatori che hanno un hcp inferiore a 18,4 e che , essendo in possesso di un certificato medico sportivo , vogliano allenarsi per partecipare ad una delle gare di interesse nazionale riconosciute dal CONI e pubblicate sul sito dalla Federazione Italiana Golf. Glissiamo sul certificato medico sportivo che non  pare, per chi ha una salute senza significativi acciacchi, rappresenti un ostacolo di difficile superamento, mentre ci incuriosisce la barriera posta a frequentare un campo da golf relativamente all’ handicap , cosa quest’ultima che pur avendo una sua logica solleva alcune perplessità a chi conosce il mondo degli handicap riferito agli amateurs del nostro bel Paese . Premesso infatti che la maggior parte dei giocatori amateurs in attività onorano con i loro comportamenti sul campo la filosofia e lo spirito del gioco non possiamo però ignorare gli altri ( pochi per fortuna ) che vantano un  hcp di  18,4  ( o inferiore ) ottenuto più dalle generose interpretazioni delle proprie performances di gioco che dal reale livello raggiunto. Ma veniamo ad alcune riflessioni, esposte di seguito per titoli,  che sappiamo essere condivise non solo da noi

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Golf e Coronavirus : non scomodiamo Boccaccio.

Sono giorni piuttosto concitati per gran parte degli italiani, perlomeno quelli del nord, che sono bombardati da ogni dove ed in ogni modo dai media nazionali ed internazionali. Il tema è ovviamente quello del Coronavirus che, dopo l’esplosione in Cina, ha travalicato i confini della sua madrepatria per propagarsi rapidamente nella nostra penisola ed in altri paesi dell’Europa e del mondo. Come tutti sanno l’Italia, almeno nei numeri dichiarati dagli organi di informazione e “ disinformazione “ ( questi ultimi peraltro sembrano in vantaggio sui primi per la qualità delle notizie riportate ) , sta registrando il più alto numero di contagiati e deceduti tra tutti i paesi europei anche se, ad una valutazione più attenta delle statistiche, questo primato non esisterebbe poiché il numero effettivo  dei colpiti è allineato a quello registrato nella madrepatria del virus ed oltre a ciò le condizioni di confronto con gli altri paesi non sono omogenee a causa della rilevante quantità di  “ tamponi” effettuati in Italia rispetto a quelli degli altri Stati. Tralascio di commentare lo stato di confusione dimostrato talvolta dai nostri poteri politici preposti sia all’organizzazione degli aiuti che a contrastare la diffusione del virus, e mi limito quindi solo  ad evidenziare alcuni dei ‘ rumors ‘ più comuni raccolti nel mondo degli amateurs dei giocatori di golf. In Lombardia va detto che non tutti i circoli di golf hanno aderito alle disposizioni di chiusura (sino al 1° Marzo ) emanate dal Ministero della Salute d’intesa con La Regione : alcuni hanno chiuso ed altri no, precisando però che la stragrande maggioranza di quelli aperti si sono adeguati alle disposizioni divulgate anche dal Coni alla FIG ed alle altre Federazioni sportive che invitavano a sospendere tutte le gare sportive nelle Regioni di Lombardia e Veneto. Continua a leggere