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81° Open D’Italia all’Adriatic Golf Club di Cervia

Dal 27 al 30 giugno si è svolto l’81° Open D’Italia all’Adriatic Golf Club di Cervia con in palio un montepremi di 3.250.000 US$ ma anche con la possibilità di guadagnarsi un posto per giocare al prossimo ambitissimo Open Championship che si terrà al Royal Troon in Scozia a metà luglio.

Questo Open d’Italia è stato voluto a Cervia proprio dalla Regione Emilia Romagna per rilanciare il territorio afflitto dalla devastante alluvione del maggio 2023 ed in concomitanza con il passaggio del tour de France che per la prima volta è partito dall’Italia, da Firenze il 29 giugno, ed ha attraversato prima i territori di Gino Bartali arrivando a Rimini, e poi con la partenza da Cesenatico, città natale di Marco Pantani, il giorno successivo con destinazione Bologna.

La gara è stata vinta da Marcel Siem dopo il playoff alla 18 con il giovane ventiduenne nord irlandese Tom McKibbin. Finale di gara avvincente con Siem, Rozner e De Bruyn a contendersi la vittoria fino alla buca 18 e con Mc Kibbin già leader in club house con -10 finale. De Bruyn trova un bogey alla 17 e solo un par alla 18 e fa marcare -9 finale, Rozner butta via la sua gara nelle ultime 3 buche segnando solo -8 alla fine del giro e con Siem che con un bogey alla 17 scende a -9 ma poi recupera alla 18 con un ottimo birdie per tornare a -10 e pareggiare il risultato di Mc Kibbin e guadagnarsi così lo spareggio.

La buca 18 vede poi Siem ripetersi con un altro splendido birdie mentre Mc Kibbin registra solo il par della buca. Dopo la vittoria dello scorso anno all’Hero Indian Open Siem arriva con questa vittoria a sei tornei vinti in carriera dal 2000 , quando ha fatto la sua prima apparizione sul Tour. Anche Mc Kibbin può però essere soddisfatto perché con questa prestazione si è guadagnato la partecipazione all’Open Championship insieme a Sean Crocker a pari merito con lui a -9 alla fine della gara.

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Ultime considerazioni sul recente Open d’Italia alla sua 77a edizione tenutasi dal 22 al 25 Ottobre scorso sul campo Chervò Golf a San Vigilio di Pozzolengo (BS) e che ha visto vincitore l’inglese 38 enne Ross McGowan , alla sua seconda vittoria sull’European Tour

Riconosciamo alla Federazione Italia Golf il grande merito di essere riuscita a far giocare anche quest’anno l’Open d’Italia . Non era semplice – in modo particolare per il periodo che stiamo vivendo e con il poco tempo a disposizione per organizzare una gara di questo livello – approntare le misure di sicurezza ed i servizi necessari da erogare a giocatori ed accompagnatori , soprattutto con personale in larga in parte su base volontaria.

E’ stata sicuramente una gara ‘ sui generis’ con i giocatori nella bolla confinati in sicurezza per non rischiare il contagio e senza pubblico. I pochissimi fortunati presenti sono stati concordi nel commentare che l’ambiente era molto simile a quello di una gara di circolo , l’atmosfera che si respirava era infatti rilassata e molto simile alle ‘nostre’ gare che si svolgono su un percorso senza corde o divisori e senza ‘marshall’ per tenere a bada il pubblico. Sono mancate tante cose che normalmente caratterizzano un Open , ad esempio sul tee della buca uno il tradizionale annuncio dei giocatori in partenza non era salutato con la solita calorosa ovazione fatta da un pubblico di appassionati , ma solo da qualche raro e spontaneo applauso degli addetti ai lavori presenti sul campo.

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L’Open d’Italia 2019 all’Olgiata Golf Club di Roma.

La notizia è ufficiale : la prossima edizione Open d’Italia 2019 si giocherà dal 10 al 13 Ottobre sul famoso percorso dell’Olgiata Golf Club di Roma.  Il torneo,  che sarà alla sua 76^ edizione , è stato inagurato nel 1925 ed ha avuto alcuni anni di sosta durante il periodo bellico. Il podio ha fatto registrare poche presenze di giocatori italiani : 8 in totale, ma tra queste meritano una particolare citazione quelle della prima edizione del 1925 ( Francesco Pasquali su campo dell’Alpino di Stresa ) , le due successive di Ugo Grappasonni ( 1952, 1954) nonché quello di Baldovino D’Assù nel 1976 e – per finire – le due grandi prestazioni del 2006 e 2016 di Francesco Molinari rispettivamente al Castello di Tolinasco Golf Club ed al Golf Club Milano di Monza. Chi scrive può testimoniare di due performances del nostro Chicco che sono state tra le sue migliori e che gli hanno aperto la strada verso una notorietà mondiale. Continua a leggere

Open d’Italia 2017 : le impressioni di un mental coach in campo

Di seguito trascriviamo l’interessante articolo di Sonja Caramagno ( mental coach allieva di Timothy Gallwey – il padre del coaching moderno e dell’Inner Game ) che opera come supporto in vari contesti ( Life, Business e Sport ) sia a livello individuale che di gruppo. L’articolo , già pubblicato su altri Blog, trascrive alcune impressioni di questa professionista utili sia al professionista di golf che all’ amateur ).

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Sonja Caramagno e Timothy Gallwey

Ho avuto l’opportunità di assistere e partecipare attivamente al 74esimo Open d’Italia al Golf Club di Milano nel bellissimo parco di Monza. Ho visto da vicino, in qualità di marshall, giocatori del calibro di Matt Wallace, Luke Donald, Ross Fisher, Sergio Garcia, Marcus Fraser e ancora gli italiani Renato Paratore, Matteo Manassero e Francesco Molinari. Chicco, come saprete,  era tra i favoriti e vincitore dell’edizione precedente dell’Open. Non so quanti giri di campo io abbia già fatto con i golfisti che seguo come mental coach. Di questo sport ne conosco già l’odore i profumi e i colori, l’intensità dell’erba e la bellezza alla vista della profondità di ogni buca. Stavolta quello che più mi ha appassionato assistere è stato il gioco pulito solido pieno e sicuro di ogni professionista. Ho apprezzato la tecnica e la competenza professionale insieme.

Nel golf non sei il tuo score, ma sei quella passione che ti arde dentro. Continua a leggere