Eccellenze del golf amatoriale : due italiani a casa dell’orso d’oro

( Due amateur italiani, Fabio Gnetti e Alfredo Babbini , dopo aver vinto la tappa finale del torneo di golf italiano sponsorizzato da Golf ‘us e disputata il 16 Marzo 2018 sul percorso del Circolo del Golf dell’Ugolino , sono volati negli USA a rappresentare l’Italia nel torneo dedicato ad una leggenda vivente del golf mondiale : il Jack Nicklaus International Invitational. Quello che è successo poi lo ha riassunto efficacemente lo stesso Fabio Gnetti nel bell’articolo che vogliamo condividere con tutti gli appassionati di golf e non. Buona lettura e complimenti ai due grandi giocatori…)

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A CASA DELL’ORSO D’ORO

L’EMOZIONE DI PARTECIPARE ALLA FINALE INTERNAZIONALE DEL CIRCUITO ORGANIZZATO DA GOLF’US IN OHIO NEL RACCONTO DI UNO DEI GIOCATORI ITALIANI. UN EVENTO FUORI DALL’ORDINARIO CULMINATO CON L’INCONTRO CON IL MITO JACK

Fabio Gnetti e Alfredo Babbini con Jack Nicklaus

Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa in merito a questa esperienza sono stato colto dal panico: come esprimere a parole le emozioni provate? Tutto è iniziato quando insieme al mio compagno di gioco Alfredo Babbini e a mia moglie siamo arrivati all’hotel di New Albany dove, ad attenderci nella hall, c’era Mr. Trideep Das, organizzatore della finale mondiale del Jack Nicklaus Invitational in Ohio. Giusto il tempo di lasciare le valigie ed ecco le presentazioni con gli altri team e qui qualcosa è successo! Abbiamo brindato in cinque lingue diverse, ridendo e scherzando tutti insieme e creando fin da subito un incredibile armonia di gruppo; merito di Mr. Trideep, capace di unire sotto il grande cappello del golf persone lontane migliaia di chilometri e di differenti culture.

Poi tutti a riposare, per essere pronti l’indomani per la prima giornata di gara al New Albany Country Club. Non vedevo l’ora di scendere in campo; amo il golf e adoro le sfide fra amici, le gare mi entusiasmano ma a volte la tensione del momento rovina una parte del divertimento a causa dell’eccessivo agonismo. In questo caso invece è stato tutto diverso: la mattina della prima giornata mi sentivo come tra amici e non di fronte ad avversari. La vera sfida era con il campo, il tee shot della buca 1 davanti a tutte quelle persone e il timore di un clamoroso ‘air shot’. Con gli altri team ridevamo, ipotizzando scenari apocalittici, un po’ come accade prima di ogni esame a scuola, dove ci si aiuta per superare la tensione del momento. Di fatto però eravamo un’unica squadra che giocava a golf inisieme, e poco ha significato il risultato finale del campo; essere lì e far parte dell’evento era già un enorme successo per chiunque di noi. Il secondo giorno di gara tutto ciò che avevamo vissuto il primo si è amplificato; noi italiani siamo scesi in campo con le amiche della Corea ed è stato un continuo incoraggiarsi a vicenda davanti ai colpi più belli o ai momenti di delusione.

I due giorni successivi la gara abbiamo assistito, con tanto di VIP Pass, al Memorial Tournament al Muirfield Village, sempre insieme ai nostri nuovi amici finalisti, come una grande famiglia internazionale. E come dimenticare la Golf Clinic sempre a Muirfield con il grande Jack e la cena di chiusura nel suo incredibile museo?

Voglio dire grazie a Golf’us, partner esclusivo di Jack Nicklaus in Italia, che ci ha regalato questa meravigliosa esperienza, grazie per le amicizie che ci avete fatto fare, grazie alla spettacolare organizzazione americana, ma soprattutto il mio grazie più sentito va a te “Golf”, che hai salvato la mia vita nei momenti bui e mi hai dato uno sport da praticare per tutta la vita. Last but not least grazie a te, Mr. Jack Nicklaus, per averci regalato un grande sogno !

Fabio Gnetti

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ilmiogiocodelgolf ( 25.03.2019)

 

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