Sembra un racconto dell’impossibile, una storia inverosimile, ma purtroppo è realmente accaduta e conferma, ove ce ne fosse bisogno, che il golf è uno sport crudele perchè non perdona nulla ed alla fine premia solo il migliore score realizzato sull’intero percorso di 18 buche, indipendentemente da
come il risultato sia stato ottenuto o dal giusto bilanciamento del mix delle tre voci che dovrebbero determinarlo : capacità tecniche, concentrazione e forma fisica, fortuna. Inutile esibire colpi o strategie da applausi sulle singole buche in modo alterno o discontinuo , alla fine il punteggio totale ottenuto dal giocatore e trascritto sullo score è l’unica cosa che conta e che decreta il vincitore. Questa considerazione ovvia e realistica solitamente suggerisce ai giocatori una risposta prevedibile alle solite esclamazioni tipo “grande ”… “, “bel colpo” o quant’altro di complimentoso ci riservano compagni o avversari dopo uno swing degno di nota; tale risposta è sempre del del tipo : “ allora scrivi bravo sullo score ..” proprio a voler sottolineare il fatto che nel golf ciò che conta è solo il risultato ottenuto nel suo insieme grazie al mix delle componenti citate , ove però talvolta siamo costretti a constatare come la fortuna si è resa più determinante rispetto alle restanti voci che dovrebbero contribuire allo score finale. Continua a leggere →