Inutile negarlo : il golf in Italia stenta a decollare, anzi, indietreggia. Se si leggono gli andamenti sul numero dei tesserati della Federazione Italiana Golf (FIG) pubblicati sia sul Golf Participation Report for Europe 2016 della KPMG che sui siti più accreditati si avrà, in sintesi, una tabella semplice ma esaustiva che conferma tale giudizio sui due anni appena trascorsi.
Le ragioni di questo trend sono molteplici e, per come la penso, dipendono per larga parte da tre fattori : il primo è certamente riferibile al nostro modo di essere ( di noi italiani intendo ) , il secondo è quello dell’innegabile peggioramento del tenore di vita della middle-class derivato da una congiuntura sfavorevole che non trova eguali nella storia per durata e severità, mentre il terzo lo attribuirei ai molti aspetti legati a questo sport e per i quali va però detto che sebbene non tutti partecipano in egual misura a renderlo “di nicchia” , nell’insieme costituiscono un elemento che concorre significativamente al risultato negativo. La mia modesta esperienza a livello amatoriale , maturata in un decennio di pratica, mi consente di abbozzare una lista dei punti che sono parte di Continua a leggere